Dopo aver usato per parecchio tempo e con soddisfazione lo Zoom G3 a febbraio del 2013 ho deciso di comprare uno Zoom G5 per vedere se effettivamente il modello superiore aveva qualcosa in piu’ da offrire. Non vorrei fare una recensione complete, lo Zoom G5 e’ commercializzato da un po’ e quindi si trova di tutto in rete e ci sono tantissimi video su youtube che aiutano a capire come funziona e come suona. Quello che vorrei fare e’ un paragone con il fratello minore G3 e vedere di metterne in evidenza le differenze o similitudini. Voglio premettere che dopo pochi mesi l’ho venduto e ho deciso di continuare ad usare solo lo Zoom G3, di seguito voglio spiegarvi il perche’.
Nel 2012 ho usato lo Zoom G3 per esercitarmi a casa suonando in cuffia e per registrare, nelle poche occasioni in cui ho suonato dal vivo l’ho usato per effettare la chitarra acustica lasciando di fatto un solo suono per tutta la serata. L’ho usato solo una volta dal vivo con la chitarra elettrica e mi sono trovato in grossa difficolta’ a gestire i suoni. Per me il Boss Me-70 era (ed e’ tutt’ora) la soluzione piu’ pratica per l’uso dal vivo, ma volevo vedere se lo Zoom G5 sopperiva alla mancanza di praticita’ del G3 grazie ad uno stomp switch in piu’.
Il fatto di gestire le patches in banchi da 3 e’ effettivamente un vantaggio, ma usandolo in modalita’ “patches” si perde un po’ la praticita’ di usarlo come pedaliera convenzionale. Un display e uno stomp switch in piu’ aiutano ma non fanno certo la differenza, alla fine avere solo una parte degli effetti visibili e dover “scrollare” a destra e sinistra non e’ per nulla comodo.
Gli Slot utilizzabili sul G5 sono 8 rispetto ai 6 del G3, perche’ il nono e’ occupato sempre dal pedale di espressione.
A livello di connessioni nel pannello posteriore il G5 non offre nulla in piu’ rispetto al G3, la cuffia ha un’uscita separata ma non e’ nulla di che.
La qualita’ audio e’ la stessa del G3, e anche i modelli sono gli stessi identici, solo quelli associati al pedale di espressione non sono presenti nel modello minore. A proposito degli effetti associati al pedale non ne ho trovato nemmeno usabile, almeno nella musica che suono io. Il pedale di espressione ha una impostazione “custom” dove e’ possibile associare al movimento verticale e orizzontale il controllo di diversi parametri, in se’ l’idea e’ allettante ma all’atto pratico il movimento verticale e’ l’unico che ha senso utilizzare, quello orizzontale costringe la gamba a torsioni innaturali e la corsa del pedale e’ molto breve, rendendo difficile una regolazione fine del parametro controllato. Secondo me aggiungere un pedale d’espressione esterno quando serve al G3 e’ alla fine piu’ efficace e se si usa sempre un effetto che lo richiede allora il G3X puo’ essere la scelta adeguata.
Il Quinto stomp switch dello Zoom G5 comanda un Boost regolabile fino a +12db. Tale Boost fa uso di una valvola 12AX7 che a detta di molti non e’ solo di bellezza ma effettivamente amplifica il suono, ok che poi questa valvola doni caratteristiche nuove al suono e’ un po’ tutto da dimostrare. A mio avviso il problema maggiore e’ che questo Boost e’ post in fondo a tutta la catena e quindi quando attivato aumenta il segnale in toto, reverberi e delay compresi. Puo’ essere utile dal vivo per innalzare il volume ma il risultato potrebbe non essere quello desiderato perche’ alla fine aumenta tutto e anche il volume delle ripetizioni del delay per esempio. Altra cosa che trova poco utile e’ che e’ posto anche dopo al looper cosi’ se si registra una ritmica e poi si vuole suonare sopra un’assolo con lo stesso suono ma solo un po’ piu’ alto di volume attivando il booster si aumenta il volume anche del loop. Insomma diciamo che e’ interessante avere questa opzione ma l’implementazione lascia qualche dubbio.
A mio avviso il G3 e’ meglio per questi motivi:
1) alimentazione a batterie: comodissimo quando si vuole suonare senza essere legati allo stare in prossimita’ di prese di corrente, o quando si va a suonare in contesti dove non si vuole perdere troppo tempo per prepararsi, tipo ad una Jam in cui si vuole salire sul palco ed essere pronti in un paio di minuti.Inoltre il G3 prende l’alimentazione anche dalla porta USB, cosa molto comoda per non moltiplicare cavi, cavetti e prese di corrente quando si vuole registrare al volo
2) dimensioni: il G3 si infila nella borsa della chitarra o in uno zainetto
Se con il G3 si sente la mancanza di un pedale di espressione si puo’ acquistare il pedale opzionale oppure usare un comune pedale di Volume con un cavo ad Y da stereo a due mono.
Prima di comprare il G5 avevo consigliato piu’ lettori di optare per questo in caso di indecisione, e io stesso pensavo che se non avessi gia’ avuto il G3 avrei preferito acquistare il G5. In realta’ dopo averlo avuto credo che, in termini di praticita’, quanto aggiunga in realta’ non giustifichi quanto perda.
Lo zoom G3 si configura a mio avviso come la miglior soluzione low cost per quanto riguarda questi dispositivi, chissa se mai verra’ commercializzato un G8 con 8 stomp switch e lcd e magari un send/return configurabile.
Con la vendita’ del G5 ho finanziato l’acquisto di un Boss GT-100, quindi appena avro’ terminato lo studio del manuale e lo avro’ usato per un po’ vi raccontero’ le mie impressioni dell’ammiraglia Boss.
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