Questa e’ la chitarra che dovrebbe stare in ogni casa, in soggiorno, di fianco al divano, Punto. Ed e’ proprio questa idea che ha spinto Yamaha a sviluppare una nuova chitarra acustica, anzi una nuova serie di tre modelli. Ma c’era veramente bisogno di una “nuova” chitarra acustica?? e’ vermente possibile nel 2020 essere innovativi in un prodotto cosi’ consolidato e in un settore anche cosi’ conservativo? La chitarra acustica moderna ha un design molto standardizzato in termini di forme e specifiche. Eppure qualcosa ancora mancava nell’offerta. La chitarra perfetta per i principianti e per i chitarristi occasionali, la chitarra da tenere in casa per quando vengono gli amici e farsi una suonata e cantata tutti insieme.
Una mattina di Luglio mi reco da Tomassone a Bologna, sono appena arrivato dal mio rientro in Italia dopo 20 anni in Cina, le mie chitarre sono in un container in viaggio verso l’italia e ci metteranno un paio di mesi per arrivare a casa e cosi’ penso che ho proprio bisogno di una chitarra che mi faccia compagnia. In realta’ quando sono entrato nel negozio ero intenzionato ad acquistare una acustica economica di una nota marca italiana ma non essendo disponibile vengo invitato a fare una prova e scegliere qualcos’altro. Mi accomodo al secondo piano, dove un gentilissimo commesso mi offre sulla rastrelliera diversi modelli in base alla mia indicazione di prezzo (sotto i 500 euro).
Vengo lasciato solo in tutta tranquillita’ , e inizio a provare le varie chitarre, Alcune Epiphone tra cui la carinissima J-200 coupe’ che e’ una versione rimpicciolita dalla jumbo J-200, alcune Takamine, Recording King e qualcos’altro che non ricordo. Prendo in mano questa chitarra che al momento non riesco nemmeno ad identificare, un paio di strummate e rimango colpito, guardo la paletta…. YAMAHA! ma che modello e’? boh, guardo nella cassa per vedere l’etichetta di solio apposta sul fondo della buca… niente etichetta… solo “STORIA” scritta in color oro su fondo viola… Stilosissima.
Si pero’ tra l’altro non c’e’ traccia di preamp, avevo chiesto espressamente con piezo per amplificarla… guardo con piu’ attenzione e noto che il ferma tracolla e’ una presa Jack, quindi ha un piezo passivo senza preamp a bordo.
La cosa che impressiona subito appena presa in mano e’ la comodita’ estrema, sia nell’imbracciare lo strumento che per la mano sinistra che trova un manico comodissimo ed un’action perfetta che non richiede interventi di un liutaio per essere regolata in modo ottimale.
Metto mano allo smartphone per cercare qualche informazione. Yamaha ha appena presentato questa serie al Summer NAMM e quindi questa deve essere una dei primi esemplari in vendita in Italia.
La serie e’ composta da tre modelli STORIA I, STORIA II e STORIA III, io sto provando la Storia III, tutta in mogano con tavola in massello e fondo e fascie in laminato e finitura lucida, la Storia II e’ uguale ma in finitura naturale satinata e invece la Storia I ha la tavola in abete messello e fondo e fasce in mogano laminato.
La sensazione di comodita’ nell’imbracciarla e’ dovuta alle dimensioni, Concert Size, della cassa, che vuol dire che la cassa della chitarra e’ grande quasi come una chitarra classica, quindi piu’ piccola di una acustica stradizionale, Dreadnought. Inoltre la lunghezza del manico e’ minore, in quanto la scala, distanza tra osso del ponte e capostasto e’ si 25 pollici invece dei tradizionali 25,4 o 25,5 e questo fa si che il graccio sinistro non debba stendersi lateralmente quanto con una chitarra tradizionale.
Con le chitarre acustiche penso di essere molto difficile, tant’e’ che fino ad adesso la mia “acustica” principale e’ stata una Yamaha Silent, questo sicuramente fa capire che non sono un purista, e anzi molti puristi potrebbero inorridire e fermarsi qui nella lettura pensando che io non capisca nulla di chitarre acustiche.
Beh questo recensione di fatto non e’ indirizzata ai puristi che sicuramente cercano altro da una chitarra, questo articolo vuole fare conoscere questa chitarra ai principianti e ai musicisti che suonano per divertimento, anche ai chitarristi elettrici che ogni tanto vogliono dilettarsi con una acustica comoda e facile.
Dopo alcuni anni a suonare la Yamaha Silent ho preso anche una Godin A6 Ultra, altra “acustica” non convenzionale. Ho provato diverse soluzioni cercando delle acustiche piu’ convenzionali ma che fossero comode, leggere, ben suonanti e piccole. Ho provato la Little Martin, una Lava Me in materiale sintetico, ma niente alla fine se le dimensioni diminuivano il suono ne risentiva.
La Yamaha Storia non fa compromessi in termini di suono, mantiene un ottimo volume acustico e il suono risulta molto ben bilanciato sia in strumming che in finger picking.
Il pickup piezo elettrico permette di amplificarla e di registrarne il suono, il fatto che manchi un preamplificatore non e’ un grosso problema, oramai la maggior parte degli amplificatori per acustica o dei mixer ha preamp interni che gestiscono bene il suono passivo della chitarra, inoltre spesso si puo’ ricorrere a multieffetti e preamp che sopperiscono alla mancanza del preamp interno, e per ultimo non dobbiamo preoccuparci della carica batteria. Un ottimo amplificatore da abbinare alla Yamaha Storia e’ il THR della Yamaha, questo amplificatore ha una impostazione dedicata all’acustica con una simulazione di microfono, il fatto di avere un suono abbastanza neutro dal piezo passivo rende questa simulazione ancora piu’ efficace.
Il fatto di avere un piezo passivo permette anche l’utilizzo di IR di altre chitarre, in questo modo e’ possibile trasformare il suono della Yamaha Storia in quello di un’altra chitarra magari anche rilevato da un microfono a condensatore e non un pickup piezo.
Insomma piu’ che una mancanza io vedrei il fatto di non avere un preamp interno come un’opportunita’ per sperimentare altre soluzioni partendo da un buon suono base neutro.
Il manico e’ un vero e’ proprio capolavoro, comodissimo come quello di una chitarra elettrica, e’ perfetto per non scoraggiare un principiante.
E’ innegabile che la maggior parte di chi vuole imparare a suonare la chitarra comincia con una acustica e subito si trova di frotne al problema della “durezza delle corde”.
In realta’ non e’ che le corde sono “dure” il problema e’ che la chitarra non e’ regolata del un liutaio quando esce di fabbrica e di solito l’action, l’altezza” delle corde e’ regolata alta per dare la possibilita’ al proprietario di abbassarla a piacimento, ma questo purtroppo non avviene quando la chitarra e’ acquistata da un principiante che spesso e’ all’oscuro di questa possibilita’/ necessita e finisce per suonarla con questo NON setup.
Una delle principali cause di abbandono dello studio della chitarra e’ proprio dovuto alla fatica che deve fare la mano sinistra per ottenere suoni decenti, e questo e’ causato dal fatto che normalmente le chitarre acustiche appena acquistate non sono regolate in modo ottimale.
Le Chitarre della serie Storia sono anche curate dal punto di vista estetico per inserirsi anche nell’ambiente come oggetti di arredamento, quindi per non stare rinchiuse in custodie nascoste da qualche parte ma per essere sempre fuori in soggiorno di fianco ad un divano o una poltrona e quindi essere pronte per suonare da soli o in compagnia.
Dopo qualche mese di utilizzo posso confermare che adoro la mia Storia III, e’ veramente sempre un piacere imbracciarla per una suonatina in relax sul divano, finalmente ho trovato una chitarra acustica facile e comoda senza compromessi. Il livello qualitativo e’ veramente alto e quindi dopo aver reso la vita piu’ facile da principianti vi puo’ tenere compagnia per tanti anni a venire senza farvi venir voglia di uno strumento migliore, inoltre anche il professionista puo’ sicuramente beneficiare dei tanti aspetti positivi di questo strumento.
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