Chitarre Recensioni

Chitarre Epiphone – Non Solo “Voglio ma non Posso”

Epiphone 339 P90 Pro

Mi son chiesto a lungo se fosse il caso di scrivere un articolo sulle chitarre Epiphone, certamente non e’ una marca che richiede presentazioni, la conosciamo tutti, da decenni sono l’alternativa economica per chi sogna una Gibson. Spesso sono la scelta piu’ comune anche per chi acquista la prima chitarra, e non serve certo che ve lo dica io che sono ottime chitarre nella fascia economica, per non parlare poi del fatto che sono facilmente reperibili in quasi tutti i negozi, e sul mercato dell’usato. E allora perche’ dedicare un articolo a queste chitarre? Nel corso degli anni ne ho avute diverse e alla fine sono tra le chitarre che rimpiango di piu’ di aver venduto, ho avuto modo di constatare un costante aumento della qualita’ e penso che abbiano una loro dignita’ intrinseca e non solo come copie economiche delle sorelle maggiori.

Negli anni 90 Gibson produceva le chitarre con marchio Epiphone presso diversi produttori OEM in Korea e Indonesia. Alcune delle piu’ belle semihollow body Epiphone degli anni 90 sono state prodotte da Samick in Korea, che ha prodotto le stesse chitarre anche con il suo marchio. Possiedo una bellissima Samick SAN 450 Artist Series che al momento sta nel mio deposito ma che magari tirero’ fuori nelle prossime settimane e ne parlero’ qui sul blog.

In quegli anni il problema principale era mantenere una consistenza in termini di qualita’ tra i vari produttori, e per migliorare questa situazione nel 2002 Gibson apri’ una sua fabbrica di proprita’ a Qingdao in Cina. Con la produzione supervisionata da tecnici americani e potendo controllare direttamente il processo, la qualita’ degli strumenti prodotti dal loro stabilimento cinese inizio’ a migliorare, e cosi’ aprirono anche una fabbrica Epiphone nel 2006.

Nel Marzo del 2012 comprai la mia prima Epiphone, la Les Paul Goldtop Bonamassa

Una chitarra fantastica, con pickups Gibson Burstbucker. Con questa chitarra iniziai a poter toccare con mano il miglioramento generale della qualita’ di questi strumenti, prodotti si in Cina ma in uno stabilimento sotto il diretto controllo della casa madre, questo fa la differenza di solito e la differenza l’aveva fatta veramente

Dopo questa bellissima Les Paul che rimpiango di aver venduto qualche anno dopo ho comprato una Les Paul Special con P90, una serie limitata prodotta anche questa a Qingdao

Epiphone Les Paul Special P90 TV Yellow (Limited Edition)

Questa chitarra e’ stata con me fino all’anno scorso e l’ho venuta prima di organizzare il mio rientro in Italia dalla Cina perche’ volevo un po’ ridurre il numero di chitarre da caricare nel mio container degli effetti personali. Anche questa la rimpiango parecchio, una macchina da Rock, semplice ed essenziale.

Nel 2013 girovagando tra i negozi di strumenti musicali di Shanghai mi sono imbattuto in una serie limitata Epiphone prodotta a Qingdao, Les Paul, 339 e SG con la paletta Gibson, ne ho scritto e potete vedere delle foto a questo link:

Chitarre Epiphone con paletta Gibson

Avendo gia’ la bonamassa e la special TV Yellow, non ne ho preso una, e rimpiango molto questo mancato acquisto, sarebbe stato un bel pezzo da tenere di ricordo.

Dopo aver venduto la Bonamassa in realta’ poi ho fatto molta fatica a trovare una Les Paul che ne eguagliasse il rapporto qualita’ prezzo.

Nel 2017 ho trovato nella Les Paul ’56 Goltop P90 Pro un valido rimpiazzo della Bonamassa, stesso manico grosso anni 50 e una fattura impeccabile, pero’ P90 al posto degli Humbuckers.

Di fatto negli ultimi anni le mie orecchie hanno iniziato a preferire i pickup single coil, forse sono i cambiamenti che avvengono con l’eta’ nell’udito che portano a cambiare anche i propri gusti sonori, e il P90 e’ diventato il mio pickup preferito.

Specialmente al manico ha un qualcosa in piu’ rispetto al singolo normale ma non diventa scuro come il doppia bobina, al ponte invece e’ come un humbucker a basso output ma con un filo di alti piu’ in evidenza.

In Questo modello vengono usati dei pickup Epiphone denominati P90 pro, mi sono piaciuti talmente tanto che ho voluto prendere anche un’altra Epiphone con questi pickup, la ES-339 P90 Pro.

Volevo una semihollow!! l’unica che ho, ma che da anni non suonavo perche’ stava in Italia nei 20 anni che ho passato in Cina e’ la Samick, ma c’e’ un problema… estetico!! essendo io basso la 335 ha un body troppo grosso e non mi sta proprio bene addosso… lo so… e’ folle.. ma c’e’ sempre un pizzico di follia che ci porta a preferire uno strumento ad un altro e comunque questa cosa della proporzionalita’ tra il corpo della chitarra e la taglia del chitarrista l’ho letta da Donato Begotti che un grande ed e’ anche molto attento agli aspetti estetici che devono essere sempre e comunque curati per un’adeguata presenza scenica.

E cosi’ la 339 con il suo body a forma di 335 piu’ piccolo che mi ha sempre attirato e’ diventata mia, anche lei con i P90 pro.

A differenza di tutte le sue sorelle Epiphone che sono andate e le rimpiango tutte, la ES-339 e’ rimasta con me. Alla fine tra tutte le Chitarre Epiphone che ho avuto fin’ora e’ quella che si e’ anche meritata di rimanere. Ha una personalita’ unica, con sonorita’ che stanno sospese tra la Les Paul e la 339 e che oltre ad avere la morbidezza della semihollow puo’ diventare anche tanto cattiva con i P90. Ho cambiato le meccaniche con delle Gotoh Autobloccanti e ho fatto mettere un capotasto Graphtech, con questi piccoli upgrade e’ diventata perfetta.

Vi ho raccontato tutto questo da una parte perche’ ho voluto ricordare ottime chitarre che mi hanno fatto compagnia per qualche anno e poi dopo averle vendute mi sono pentito di averlo fatto, dall’altra per farvi capire che il parere che mi sono fatto dipende dall’averne possedute alcune negli ultimi 7-8 anni delle produzione Cinese dello stabilimento Epiphone di Qingdao.

Il 2019 ha visto un rinnovo completo della gamma Epiphone che e’ il frutto di questi anni di continui miglioramenti. Epiphone ha presentato al winter Namm 2019 i modelli della serie “Inspired by Gibson” con caratteristiche piu’ fedeli alla tradizione e finalmente la paletta, con il “libro aperto”, tipica delle chitarre Gibson. Anche i modelli di ispirazione moderna sono stati razionalizzati e finalmente dopo tanti anni il sito web che oramai gridava vendetta e’ stato ridisegnato per accogliere il nuovo catalogo.

https://www.epiphone.com/

Di questo rinnovato catalogo non posso non segnalare le bellissime Les Paul Junior e Special con i miei favoriti P90 Pro (la Special Tv Yellow e’ gia’ nella mia lista dei desideri!!) e la bellissima “Norm Burst” Bonamassa Signature.

Il numero totale dei modelli e’ stato ridotto e quindi molti modelli degli anni scorsi non sono piu’ in produzione, ma rimangono tutti i modelli originali Epiphone che non hanno una diretta controparte Gibson come la Casino, la Casino Coupe’, e tutte le altre semi hollow body che rimangono di fatto tra le migliori alternative ai modelli Gibson.

Negli anni non ho potuto che arrivare alla conclusione che spesso e’ meglio una Epiphone di alta gamma rispetto ad una Gibson di fascia bassa. E spesso pure le Epiphone di bassa gamma sono ottimi strumenti e una volta bene settati da un tecnico possono dare gran soddisfazioni non solo ai principianti ma anche ai veterani delle sei corde. Poi chiaramente il fascino del marchio lo sentiamo tutti ed e’ per questo che spesso non ci godiamo queste bellissime Epiphone apprezzandole fino in fondo.

2 Comments

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  • Buonasera a tutti , ho appena regalato una epiphone les paul custom 60 anniversary a mio figlio, l’ho comprata usata, è una buona chitarra, pick up 57, meccaniche grover autobloccanti e potenziometri switch. Il colore è
    un blu striato nero. Non riesco a capire di che anno sia, avendo questo codice F329417. Qualcuno sa darmi qlc indicazione? Grazie

    • Ciao! Da quello che leggo on Line dovrebbe essere una Made in Japan del 2003, una elitist. Ci sono altri indizi sulla chitarra che possano confermare la produzione giapponese? Comunque le epiphone elitist sono delle gran chitarre!! Ottimo acquisto