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Godin A6 Ultra – Recensione

Con le chitarre acustiche sono sempre stato di gusti poco convenzionali, in particolare da quando mi sono innamorato della mia Yamaha Silent diversi anni fa. Manico comodissimo, action spettacolare, poco ingombrante da imbracciare e sopratutto totalmente esente da feedback se suonata su un palco ad alto volume con la band. Lo ammetto, mi ha viziato, e tutte le chitarre acustiche che ho provato per uso amplificato non mi hanno mai soddisfatto pienamente. Un amico conosciuto a Shanghai da anni si esibisce chitarra e voce con una Godin Ultra a 12 corde e una sera che sono andato a sentirlo in un locale me l’ha fatta provare in una pausa. Colpo di fulmine!! un manico da elettrica, ingombro da telecaster, e un suono amplificato da paura. Cosi’ mi sono messo alla ricerca di una Ultra a sei corde usata e ne ho trovata una nera bellissima. E’ con me da un paio d’anni ed e’ venuto il momento di farvela conoscere.

Innanzitutto bisogna capire di cosa si tratta, non e’ una chitarra acustica e non e’ nemmeno una chitarra elettrica. E’ una chitarra ibrida. Beh, fosse cosi semplice definirla cosi’!!

Cominciamo dal corpo. Forma e dimensioni sono piu’ o meno quelle di una telecaster. E’ chambered e presenta un top in cedro massello che funziona un po’ da tavola armonica solo che non sono presenti buche. Il ponticello e’ da chitarra acustica tradizionale con corde fissate con pioli e osso con compensazione per l’intonazione sotto il quale e’ installato un pickup piezo elettrico. In prossimita’ del manico e’ installato un pickup humbucker magnetico.

Il manico e’ in mogano ed e’ avvitato. Il profilo e’ assimilabile ad un modern C da elettrica, anche la larghezza e’ tipica da elettrica, comodissimo e veloce. La tastiera nei modelli di produzione recente e’ in Richlite (nei modelli recenti anche il ponticello e’ in questo materiale), un materiale composito ottenuto da cellulosa e resina, nel mio esemplare e’ ancora in palissandro. Il raggio di curvatura abbastanza ampio e quindi la tastiera risulta abbastanza piatta. I tasti sono mid jumbo. La paletta presenta 6 meccaniche per parte e una forma molto piacevole.

La fattura e’ pregevole, appena imbracciata appare subito una chitarra di qualita’ fatta bene e con ottimi materiali, assemblaggio impeccabile. Non stupisce il fatto che Godin sia un marchio spesso scelto dai professionisti, e’ sicuramente uno strumento fatto per suonare tanto e resistere agli abusi del live. Un vero strumento da “Lavoro” di qualita’.

Il sistema di preamplificazione e’ la vera innovazione di questo strumento. Il piezo e il magnetico passano per il preamp dove si hanno tre bande di equalizzazione per il piezo e un controllo di alti e bassi per il magnetico. Sono presenti due uscite jack. Se si collega un cavo all’uscita piu’ vicina al reggi cinghia posteriore il segnale in uscita e’ il mix tra magnetico e piezo, il controllo di volume del magnetico di fatto mixa il suo segnale con quello del piezo. Se si collega un cavo all’uscita piu’ verso il manico il segnale e’ solo quello del magnetico e dall’altra uscita si ottiene solo il segnale del piezo. In questo modo i due pick up hanno uscite separate genstibili con i propri controlli di livello.

Nell’applicazione piu’ comune si va a prelevare il segnale dall’uscita con il mix e agendo sui controlli si puo’ scolpire il suono con una palette di combinazioni vermanente infinita, giocando con le equalizzazioni e i livelli dei due pickups. In questa configurazione di fatto il pickup magnetico aggiunge profondita e morbidezza al suono del Piezo, il risultato e’ veramente notevole, in particolare se si suona da soli e quindi non ci si deve inserire in un mix con altri strumenti, questa aggiunta di bassi e profondita’ fa molto bene, in un contesto di band e’ preferibile usare i controlli per togliere frequenze che vanno a competere ed interferire con altri strumenti. Se si vuole fare qualcosa di piu’ complesso si possono mandare i due segnali dalle due uscite separate verso catene di effetti diversi e verso amplificatori diversi, il piezo a qualcosa di lineare, tipo un ampli per acustica o direttamente nell’impianto, il magnetico verso un ampli da chitarra elettrica o un sistema di modellazione digitale e quindi nell’impianto. In questo modo si possono effettare anche diversamente i due suoni.

C’e da dire che pero’ il suono prodotto dal piezo e’ si valido ma non avendo la chitarra una cassa di risonanza e’ certamente diverso da quello di un’acustica convenzionale con pickup piezo, e il suono prodotto dal magnetico non e’ quello di una vera e propria elettrica, e’ forse piu’ assimilabile a quello di una hollowbody da jazz, considerando l’effetto apportato dal ponticello in osso e dalla pseudo tavola armonica. A mio avviso per questi motivi il miglior uso vede proprio questi due suoni combinati nell’uscita mix e non tanto come una elettrica e una acustica in uno strumento solo da usare quindi per parti elettriche o da acustica, tanto per semplificare, accompagnare la strofa con suono acustico e poi partire in assolo con il suono elettrico.

Il Mix permette di avere un bellissimo suono con tutte le frequenze disponibili e i controlli poi permettono di miscelare ed equalizzare il tutto per ottenere un suono originale ed versatile utile in molteplici occasioni.

La Godin A6 Ultra e’ perfetta per essere usata su palchi con alto volume, ma attenzione, non e’ totalmente esente da feedback in quanto la tavola armonica puo’ andare in risonanza, certo non come se avesse una buca e una cassa, ma bisogna prestare attenzione a non mettersi sul palco in prossimita’ di monitor o casse.

Un’ultima nota sulle corde. Godin Consiglia di usare le Nickel Wound .012-.052. Io l’ho provata con 0.12-.052 Elixir Phosphor Bronze e con .010-.046 Nickel Wound. Nel primo caso il suono del piezo diventa piu’ assimilabile a quello di un’acustica, le corde giocano un ruolo importante nel determinare il timbro finale, pero’ il pickup magnetico perde parecchio in quanto questa lega e’ meno magnetica e quindi il timbro da elettrica perde parecchio. Con le corde da Elettrica il timbro del piezo diventa piu’ sottile e sferragliante. Con delle corde Nickel Wound come quelle consigliate dalla casa si dovrebbe avere il giusto compromesso.

Le chitarre Godin sono importate e distribuite in Italia da Music Callery https://www.musicgallery.it/ che grazie all’ottima collaborazione con il produttore canadese dal 2013 offre il servizio Godin Direct http://www.godinguitars.it/

L’elenco dei rivenditori autorizzati e’ consultabile a questo link:
http://godin.godinguitars.it/?page_id=149

Cos’è Godin Italy Direct

A partire dal Marzo 2013, grazie all’accordo tra Godin Guitars e Music Gallery, si sono aperte nuove opportunità al mercato italiano della chitarra. I marchi Godin, Seagull, Simon&Patrick e La Patrie, sono proposti attraverso l’innovativo sistema distributivo GODIN ITALY DIRECT. Music Gallery, come partner diretto di Godin Guitars, propone l’intero catalogo di questi prestigiosi ed innovativi marchi, non solo a condizioni decisamente vantaggiose, grazie ai nuovi accordi di spedizione diretta dal Canada ai negozi Italiani, ma con tempi, disponibilità, e gamma impossibili attraverso la distribuzione tradizionale.
I vantaggi sono molteplici ed evidenti.
In primo luogo sicuramente la disponibilità di tutto il catalogo e non solo di quanto il distributore tradizionale, per ovvie e naturali ragioni di costi, decide di trattare ed offrire al mercato Italiano. Non trascurabile sicuramente anche il fatto di avere sempre un catalogo aggiornato con le ultime novità disponibili in contemporanea con il mercato USA.
Tutto questo, solitamente possibile solo acquistando direttamente dagli USA, attraverso un Partner locale che rappresenta Godin sul territorio, che in Italia è Music Gallery.
Quindi nessuna preoccupazione con la lingua, le pratiche di importazione, dichiarazioni Intrastat, bonifici esteri, termini di garanzia non allineati, e altro ancora.
Tutti i servizi proposti tradizionalmente dal distributore tradizionale restano, solo lo stock “si sposta”, ma con tempi e servizi offerti da leader della distribuzione internazionale quali DHL Express e UPS.
Per l’Italia è quindi ora possibile contare sulla serietà e trasparenza di un distributore come Music Gallery, già di per se innovativo nel sistema distributivo Italiano, con tutta la disponibilità di magazzino offerta dal produttore numero UNO di chitarre in Nord America.
Gli utenti Italiani hanno già avuto modo di riscontrare i grandi vantaggi offerti dal nuovo sistema distributivo, questo, grazie anche ai nuovi progetti di realizzazione di centri specializzati nell’offerta della linea Multiac, delle chitarre elettriche e delle 5th Avenue.

2 Comments

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  • Bellissimo articolo, chiaro ed esauriente. Sto per acquistare una Godin a6 ultra, ma ho le idee confuse sull’amplificatore da abbinare. Diciamo che il mio uso sarebbe principalmente acustico su piccoli palchi, però occasionalmente sarebbe usata come elettrica. Ho visto recensioni sul boss katana mkII artist, bello, completo…ma troppo ingombrante e pesante. Hai qualche consiglio da darmi sul tipo di ampli che possa soddisfare queste esigenze? Grazie e complimenti per l’artcolo.

    • Il boss katana MKII anche nella versione non artist è un ottimo ampli. Io personalmente mi sono trovato benissimo con un Ampli fishman loudbox mini, se hai occasione provalo!!