Musica

Luca Francioso -SEA (Strings Evocative Arrangements)

Se la musica di Luca Francioso e’ gia’ difficilmente catalogabile in un genere specifico questo esercizio di etichettatura diventa ancora piu’ di fficile dopo la pubblicazione dell’album SEA (Strings Evocative Arrangements). Questo Album e’ destinato a diventare una pietra miliare nella discografia della Chitarra Acustica e se questa affermazione suona parecchio pretenziosa, solo ascoltandolo potrete convincervene.
Chitarra e Orchestra. Gia’ e’ qualcosa che ci riporta ad una tradizione classica, ma Chitarra ed Orchestra “in questo modo” e’ senza’altro qualcosa che non abbiamo ancora ascoltato.
Ho avuto l’onore e il privilegio di poter ascoltare l’album in anteprima da fine Novembre, e ho sperimentato direttamente il potere evocativo di questi brani, sia con ascolti attenti e concentrati ma anche come sottofondo per le mie attivita’ quotidiane. Oggi ho avuto la possibilita’ di poter fare una bella chiacchierata, via skype, con Luca che mi ha raccontato come e’ stato concepito e realizzato SEA.

L’idea e’ nata nell’estate del 2017 durante la realizzazione dei video clip del brano Dodici Sieri. Si tratta di due video, uno dell’arrangiamento con Contrabbasso e Violoncello (del compositore Paolo Pandolfo) e uno per sola chitarra classica. Durante le riprese, in un momento di pausa, Luca ha suonato il brano Feraxi Silence (nel video qui sopra), fino a quel momento inedito, e Cristiano Zatta, il sound engineer che stava curando le riprese, ne e’ rimasto fulminato e lo ha voluto registrare sul posto.

https://www.youtube.com/watch?v=A3PbX2ocV9shttps://www.youtube.com/watch?v=0FFNZ_c5PoU

Luca era da anni che aveva in testa l’idea di realizzare un album di suoi brani con arrangiamento orchestrale, una sorta di raccolta di greatest hits, e in quel momento si e’ consolidata l’idea condivisa con Paolo e Cristiano.

L’album e’ stato quindi realizzato con un intensissimo lavoro di squadra che fin dall’inizio ha coinvolto tutti e tre. Luca ha scelto 6 brani del suo repertorio e composto 2 inediti, uno dei quali e’ il brano suonato durante le registrazioni dei videoclip, Paolo Pandolfo ha composto le parti orchestrali e Cristiano si e’ occupato della realizzazione tecnica e della produzione artistica, e’ anche editore dell’album con la sua societa’ Skill Media.

La scelta dei brani del repertorio e’ stata fatta da Luca un po’ come “sfida” per mettere alla prova Paolo che pero’ ogni volta che riceveva un brano nel giro di pochi giorni rimandava gli arrangiamenti fatti e finiti, sorprendendo Luca del risultato, e stimolandolo nella selezione dei successivi.

La cosa che mi ha colpito fin dal primo ascolto e’ che i brani non suonano come rielaborazioni dei brani editi, assumono una nuova identita’ dove chitarra ed orchestra si fondono in qualcosa di nuovo. Ho fatto degli ascolti comparati con i 6 brani originali per sola chitarra e pur riconoscendone l’origine, nella nuova versione si svelano in un modo nuovo. Questo me l’ha confermato anche Luca, tant’e’ che i brani di SEA non solo hanno titoli diversi ma il concetto originario di raccolta di greatest hits ha lasciato spazio ad un nuovo concept originale.

Cito dalla presentazione dell’album:

Otto narrazioni musicali ispirate dal mare, il cui perpetuo e mutevole fluire è in grado di unire e dividere, bruciare e guarire, plasmare e cancellare, senza giudizio alcuno. Nei differenti scenari svelati dai brani, sei composizioni tratte da precedenti pubblicazioni di Luca Francioso e due originali, il suono della chitarra acustica vibra e dialoga con i suoni di un’orchestra d’archi di dodici elementi e di un quintetto, arrivando, storia dopo storia, a fondersi con la voce del mare, al termine di un intenso viaggio di melodie e armonie intrecciate come trame d’acqua.

Questo intreccio e’ intimo e profondo, non solo realizzato a livello compositivo ma anche esaltato e conceretizzato dalla realizzazione tecnica.

Le registrazioni sono state fatte presso l’Oratorio di San Giacomo ad Albignasego (PD), un edificio sconsacrato del 1373 dotato di un’acustica e di un riverbero naturale che e’ ideale per la registrazione di strumenti acustici. I dodici elementi dell’ orchestra d’archi sono stati registrati in una sessione i tre giorni nel Febbraio del 2019 con le traccie di riferimento di chitarra acustica eseguite da Luca su un click dinamico che poi ha riregistrato la chitarra successivamente, sempre nell’oratorio di San Giacomo, sulla registrazione dell’orchestra per entrare ancora meglio in sintonia con le dinamiche.

Il lavoro di mixaggio di Cristiano e’ stato poi finalizzato a trovare un bilanciamento perfetto tra orchestra e chitarra, non solo in termini di volumi ma anche di timbro e frequenze. In questo ha giocato un ruolo importante anche la scelta di Luca di usare una 018 invece che una D, uno strumento che si focalizza di piu’ sulle frequenze medio alte e non va ad impastarsi nelle basse con gli archi. Il risultato e’ stupefacente, si percepisce una fusione totale e naturale.

E’ anche in questo che SEA puo’ essere considerato un album innovativo per la chitarra acustica in generale, distinguendosi da tutte quelle produzioni che devono per forza metterti la chitarra “in faccia” per logiche commerciali o semplicemente per soddisfare l’egocentrismo dell’artista. Se la produzione avesse preso questa direzione l’album avrebbe suonato molto piu’ “pop” e, passando in primo piano, la chitarra avrebbe offuscato l’orchestra, il tutto avrebbe suonato come un album di chitarra acustica con tappeti d’archi (a questo punto campionati o reali avrebbe fatto poca differenza), ma questo e’ un vero e proprio album di Chitarra e Orchestra che suona come (e anche meglio) di molti album del repertorio di chitarra classica, pur essendo musica moderna contemporanea.

Per ottenere questo risultato ci sono voluto oltre 500 ore di studio, e una produzione del genere non e’ facilmente replicabile, quindi SEA si candida tranquillamente a rimanere per molto tempo un prodotto sui generis difficilmente eguagliabile. Come dicevo in modo altisonante in apertura, una pietra miliare.

Dal 14 Dicembre l’album e’ acquistabile sui principali Store digitali ed ascoltabile in Streaming

https://www.lucafrancioso.com/release/sea-strings-evocative-arrangements/

Dal sito di Luca sara’ possibile acquistare l’album digitale in formato non compresso a 44.1kHz 16 bit (qualita’ CD) e in formato HD a 96kHz 24 bit

Questa Musica merita anche di essere ascoltata in questo formato se l’ascoltatore ha la possibilita’ di farlo su impianti e lettori di qualita’ audiofila.

E’ in corso di valutazione la pubblicazione su Vinile.

SEA non e’ “solo” un album ma e’ diventato un progetto multimediale che vedra’ prossimamente la pubblicazione di altri 2 video clip tratti da altri due brani dell’album e di un Docufilm prodotto da Skill Media

Luca e’ anche uno scrittore di parole non solo di note e queste sono le storie degli 8 brani di SEA

«Sul manto acquoso del mare ondeggiano storie di ogni tempo, e fitte volute di blu differenti ne trascinano il racconto da un’epoca all’altra, senza apparente fine. Di ognuna di queste vite, il mare è un testimone paziente e silenzioso, e noi narratori sporadici e distratti».

The Storm
Quando un lampo accende l’orizzonte di un mare irrequieto non promette soltanto una traversata impervia, ma rivela chiaramente, nell’attimo in cui esplode, i contorni di tutto ciò che si può perdere lungo la rotta. Dinnanzi a un tale presagio, mai ho mollato il timone, poiché avrei perso molto di più rinunciando a navigare.

Ribeira Watertango
Hai danzato a nord-ovest tra imponenti rocce scure e stradine di ciottoli, tra mulini a vento e una sabbia corvina, tra cedri, ginepri e ortensie, sospesa sul relitto di una leggenda antica. Sei stata le onde sulla falesia, il vento sui laghi d’altura, il fuoco che fu del vulcano e la tortuosa spinta del torrente verso l’oceano. Qui, con il mare ovunque ma in fondo, hai ballato il tuo tango.

Land
Terra! L’urlo rauco di chi galleggia sospeso. Di chi ha occhi di naufrago e ne scorge i rilievi oltre il sale e la foschia, di chi a bordo della fortuna ne avvista in lontananza la libertà , di chi lungo le increspature di un ritorno ne sogna le sponde, di chi da una sventura ne ritrova la riva che luccica. L’urlo di chi dall’affanno delle onde affonda il viso nella sabbia.

10 Waves
Appena compiuto, l’errore si siede sulla riva dei tuoi sbagli e inizia a fissarti, immobile, senza espressione né giudizio. E lo farà per sempre. Puoi distrarti o fingere che non sia lì, ma alla prima occhiata furtiva lo ritroverai nella sabbia, a guardarti in silenzio. Neppure tentare di reggerne lo sguardo servirà a qualcosa, poiché infine sarai tu ad abbassare gli occhi. Non rimane che conviverci e abituarsi alla sua inevitabile presenza. Magari, dopo l’ennesima onda, potrai arrivare a scambiarci un complice sguardo d’intesa.

Journey
Imbizzarrito e mansueto, ma mai domato, è il mare. A milioni sulla sua schiena, come su di un cavallo di acqua e schiuma, ne hanno inforcato gli arcioni per galoppare su onde e rotte, e su onde rotte con sogni di bronzo ne hanno navigato i confini, fino a superarli. Le scie dei viaggi che rifulgono in superficie disegnano chiara la storia del mondo.

Beyond the Strait
I ladri di giorni non ne sono mai sazi, come io e te del mare. Vorrei poter dire che un giorno rubato assomiglia a un’isola, ma so bene che non è così. Ora Messina sembra davvero vicina, Morgana lo sa. Chissà se una melodia può resistere a gorghi e bastardi, alle altre correnti o ai miti di un tempo. Io, in ogni caso, ho voluto liberarla.

Feraxi Silence
Il silenzio che dal cielo inizia a dilatarsi ovunque è più reboante dell’oscuro fragore che l’ha preceduto. Il mare della rada è inquieto, sembra non darsi pace e solleva lingue di spruzzi, come a voler urlare nel vento. Chi ascolterà la sue parole di sale? La sua voce brucia chi l’affonda e conforta chi se ne bagna, ma lentamente si cristallizza se abbandonata alla deriva. Chi ne coglierà i versi? Forse qualcuno, forse un giorno.

Sea
Onde come note risuonano sui ciottoli e sulla sabbia scura, sospinte dall’ultima coda di vento della tempesta in fuga. Pennellate di luna ne dipingono d’argento le creste spumose e le scie. Non c’è più tensione adesso né storie da scrivere o da narrare. Ci sono soltanto la sera, il sospiro dell’acqua a riva e l’arpeggio della mia chitarra, che quieto si culla. È tempo di affidare al mare melodie e racconti, perché ne echeggi le trame tra i flutti. Per sempre.

Luca Francioso: chitarra acustica
Sonika String Ensemble diretta da Mauro Roveri

VIOLINI I: Matteo Valerio, Anna Piani, Massimo Forese, Fabrizio Castania
VIOLINI II: Stefano Chimetto, Dania Al Kabir, Camilla Marchi
VIOLE: Giovanni Sernaglia, Maddalena Cattepan
VIOLONCELLI: Emmanuele Praticelli, Manuela De Luca Valente
CONTRABBASSO: Francesco Piovan

Foto di copertina: Giovanni Canova
Artwork: Luca Francioso

www.lucafrancioso.com
www.pandolfopaolo.com
www.imagesonika.com
sangiacomo.skillmedia.com

© ℗ 2020 SkillMedia Master

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