Partiamo subito andando al sodo: “abbiamo veramente bisogno di un altro produttore di effetti a pedale?” la mia risposta per chi non ha tempo di leggere è SI. Punto. potete tornare a fare quello che stavate facendo.
Per chi vuole invece approfondire, la risposta è un pò più articolata e meno scontata, e per arrivarci voglio comunque raccontare una storia, perchè quando dietro ad un prodotto c’è una storia diventa tutto più interessante, non credete?
E se questa storia è fatta da persone con il loro bagaglio di vita allora non solo è interessante ma può diventare anche tutto molto più emozionante perchè a questo punto il prodotto non è solo un oggetto materiale ma diventa anche un pezzetto di questa storia e si porta dietro un pò di quest’emozioni e quando noi lo compriamo e lo usiamo diventiamo un pò parte di tutto questo.
Gokko Audio è un marchio Cinese, e direte quindi: “non l’ennesimo produttore ma addirittura l’ennesimo produttore con gli occhi a mandorla!!!!”… e invece no! Gokko Audio è un marchio di Francesco Chelini, Italiano Vero che con la chitarra in mano non ha chiesto di lasciarlo solo cantare ma da anni fa cantare e ballare il rock ai Cinesi!!!
Francesco arriva in Cina nel 2005 e con se porta la sua chitarra, e’ un chitarrista che da anni suona rock e metal nella scena italiana con una band che è anche sotto contratto con una label di spicco del genere, è un tecnico elettronico e si occupa di accessori per la telefonia, in Cina viene mandato dalla sua azienda per seguire tutta la linea di accessori elettronici con i fornitori cinesi e nonostante il lavoro sia massacrante e si trovi catapultato in un mondo cosi diverso dalla sua Toscana la musica non lo lascia mai.
Fin da subito inizia a frequentare il giro delle jam nei locali e nel 2009 proprio perché conosciuto nell’ambiente (ci piace pensare che sia conosciuto solo per la chitarra ma chissa quali altre prodezze ne hanno esaltato la fama) viene chiamato dalla resident band filippina di un locale di Dongguan (città industriale tra Canton e Shenzhen) a sostituire il chitarrista. Sei mesi a suonare cinque giorni alla settimana in uno dei contesti più impegnativi in cui ci si può trovare a suonare.
In Asia le filippino Bands sono un fenomeno incredibile, in grado di suonare per ore di fila con centinaia se non migliaia di pezzi in repertorio e scalette che non si ripetono quasi mai pur suonando quasi tutti i giorni… una palestra fantastica che scatena definitivamente la voglia di affiancare al lavoro quotidiano anche un’attività musicale per portare il verbo del Rock in giro per la Cina, con altri amici musicisti stranieri fonda i “Revolution”.
Io ho conosciuto Francesco nel 2017 quando vivevo a Shanghai, venne per una data di un mini tour nelle principali città cinesi, ci conoscevamo gia’ a distanza partecipando in un chat group di chitarristi stranieri in Cina. Fu una gran serata, di classic Rock in un locale underground con una bellissima atmosfera e sicuramente il fatto di essere accomunati da molte cose, chitarristi, italiani, da anni per lavoro in Cina aiutò fin da subito a creare quello spirito di fratellanza che è una delle cose pù belle della Musica. Rimanemmo in contatto tramite wechat e i vari social network ogni tanto scambiandoci qualche opinione su musica e strumenti.
Quasi un anno dopo mi scrive che sarebbe stato a breve a Shanghai per il Music China, ma non come visitatore ma come espositore. Boom!!! notizia bomba.
“Ma che vieni ad esporre Frank?”
“Guarda, Matteo, erano anni che ci pensavo, ho lanciato un mio brand di pedali, e mi son venuti bene, vengo su a presentarli e ho un po’ di contatti anche per il NAMM, ho pensato che tutta questa esperienza in Cina è venuto il momento di usarla per fare anche qualcosa legata alla mia passione”
Gokko è un marchio e un logo ideato da Francesco che si è ispirato ad una parola Giapponese che indica un gioco e quale nome migliore per degli effetti che ci permettono di giocare con la Musica! nel 2016 ha deciso di mettersi in proprio e di seguire l’azienda per cui lavorava come consulente esterno proprio per poter avere la libertà di sviluppare anche idee e progetti paralleli e così l’idea di unire la sua professione ed esperienza nell’elettronica e nella produzione in Cina con la passione per la musica e gli effetti.
Ci incontriamo al Music China e al suo stand ho l’onore di avere una demo completa proprio da Francesco che tra l’altro in quei giorni suonerà anche sul main stage della fiera per dimostrare i suoi pedali con esibizioni che colpiscono il pubblico presente. C’è poco da fare la sua natura toscana unita all’esperienza di anni a muoversi in quel mondo gli consente di avere una presa pazzesca sui visitatori che rimangono colpiti dal fatto che sia l’ideatore stesso dei pedali a dimostrarli e a presentarli.
Tra l’altro molti endorsers stranieri presenti alla fiera per dimostrare altri prodotti finiscono catturati da Francesco che con la sua simpatia li convince a provare i pedali e molti se li portano pure a casa da tanto che piacciono. La fiera è un primo successo a cui Francesco fa seguirne molti altri, io mi riprometto di scriverne su guitablog.it ma al tempo non sono ancora commercializzati in Italia, io mi sto organizzando per rientrare in Italia dopo 20 anni in Cina e cosi’ perdo un po’ i contatti con Francesco.
FAST FORWARD>>>>>>>>>
Settembre 2020, sono in Italia da un annetto, nel mentre è scoppiata una pandemia e abbiamo trascorso diversi mesi in lock down, io ho usato i mesi chiuso in casa per rimettermi al lavoro sul mio blog dopo il trasloco internazionale e prendere contatti con realta’ italiane del settore. Incontro Daniela Terragni di Music Gallery, importante distributore nazionale che è proprio nella città in cui vivo e parlando dei marchi e prodotti da loro importati e distribuiti mi dice che da qualche mese sono distributori di Gokko Audio…. piccolo il mondo vero?
Cosi’ finalmente dopo un altro mezzo lockdown di zone rosse, arancioni e gialle finalmente riusciamo ad organizzare e Music Gallery mi affida in prova una pedaliera con i pedali Gokko Audio.
Per qualche settimana tra Fine 2020 e inizio 2021 ho avuto a casa questa pedaliera composta da Sonic Fuel Overdrive, Plexibox, Angel Chorus, Dripping Analog Delay e Creepy Reverb.
Se pensate che tutto quello che avete letto sopra sia un’inutile e prolissa introduzione, beh non e’ cosi’, è la storia che sta dietro questi oggetti che li rende diversi e che assolutamente mi fa dire con certezza: “SI! abbiamo bisogno ancora di un ennesimo produttore di pedali”.
Perchè, seppur prodotti in Cina, e parliamoci chiaro, oramai produrre qualcosa in Cina non e’ un grosso problema, un circuito di un delay analogico non e’ un sistema di controllo missilistico, il diagramma e’ reperibile in rete e una fabbrica disposta a produrlo industrialmente si trova anche sulle pagine gialle (lo so questa battuta è troppo raffinata) il problema e’ produrre con qualità, gusto, e passione.
E la storia che vi ho raccontato dovrebbe farvi capire che dietro questi pedali c’è un Italiano che ha investito parte della sua vita nella produzione industriale di prodotti elettronici in questo paese, un professionista che ha in mano la produzione di un’azienda leader in Europa e che fattura milioni di euro all’anno, ma che quando smette i panni del business man si trasforma in un rocker inarrestabile, calcando palchi e pestando da anni effetti a pedale con la passione che tutti noi condividiamo.
Francesco Chelini non solo ha ideato il marchio e ha curato personalmente la veste grafica di ogni effetto ma ha deciso quali effetti proporre secondo il proprio gusto ed esperienza con l’obiettivo di arrivare ad un prodotto qualitativamente superiore ma competitivo come prezzo per l’acquirente finale, che e’ comunque il sogno di ogni chitarrista, poter acquistare effetti di buon livello ma ad un prezzo ragionevole.
Per esempio Francesco ha deciso di non produrre i mini pedali che nel 2018 erano diventati la moda del momento, anche aziende internazionali si sono adeguate a questa richiesta del mercato iniziando a produrre le versioni mini dei loro cavalli di battaglia… moda che sta passando e che seppur interessanti per i limitati ingombri in realtà questi mini pedali hanno mostrato tutti i loro limiti di utilizzo reale.
Il piede umano ha purtroppo dimensioni non miniaturizzabili e quindi una pedaliera di mini pedali su un palco buio diventa poco pratica da attivare con i piedi e se non si possono accostare in modo stretto ma vanno spaziati adeguatamente a questo punto le mini dimensioni sono piu’ che altro un vezzo estetico. La scelta poi di focalizzarsi su alcuni modelli in particolare ha permesso di realizzare una gamma adeguatamente articolata ma allo stesso tempo non disperdersi in una miriade di effetti mediocri, insomma pochi ma buoni.
La grafica delle scatole metalliche è veramente curata ed accattivante ma anche dal punto di vista della realizzazione tecnica ineccepibile, la verniciatura e’ a regola d’arte e la vernice veramente bella sia alla vista che al tatto.
Il Sonic Fuel è un bellissimo overdrive, non fatevi ingannare dal colore verde che a me faceva pensare a qualcosa di ispirato al tube screamer… siamo di fronte ad un overdrive trasparente che a bassi livelli di gain è quasi un clean boost ma aprendo il gain spazia dal blues all’hard rock e con i controlli di tono sui bassi e gli alti permette di trovare la giusta sintonia con il proprio setup.
Il Plexibox e’ un clone del Tech21 British, messo dopo l’overdrive permette di usare questa pedaliera entrando in diretta in un impianto PA emulando il suono di un plexi, ma puo’ essere anche usato entrando nell’input di un ampli tipo fender per dargli un’impronta più british o anche nel return di un ampli qualsiasi a transistor usandolo solo come ampli di potenza. Per chi suona dal vivo e deve entrare in diretta nel mixer o deve usare l’ampli che trova nel locale o magari fornito dal service è la soluzione migliore per avere sempre con se il proprio suono.
L’Angel Chorus è ispirato al santo graal dei chorus, il CE-2, solo sue manopole per tirar fuori tutte le variazioni che si desiderano, a livelli alti di profondità diventa quasi un vibrato e a livelli piu’ bassi dona una spazialità e movimento che ci portano subito agli anni 80.
Il Dripping Delay e un classicone old school bucket brigade, chi non lo conosce? fuori!!! se lo conoscete sapete anche come usarlo. Slap back rockabilly e surf è la morte sua ma permette di andare anche a valori di tempo di 300-400 ms senza stare a fine corsa e li gia’ si può arrivare in territori psichedelici e più ambient. Oltre i 500 ms inizia a sporcare e deteriorare le ripetizioni iniziando a ricordare gli echi a nastro o a tamburo magnetico.
Il riverbero Creepy Reverb mi ha stupito. Qui non siamo di fronte ad un riverbero spring o plate ma ad un riverbero da studio fatto in formato pedale, si tratta di un room/hall di cui possiamo regolare il tempo di decadimento, il tono e il predelay andando a creare ambienti acustici molto vari e con gli altri controlli possiamo controllare e scolpire meglio il suono generale. Bellissimo.
Francesco mi ha detto che sta lavorando alla realizzazione di un pedale multi-modulazione, che permette di avere Chorus, Flanger, Phaser e Tremolo selezionabili. Non uno di quei pedali grossi ed ingombranti, digitali e difficili da usare, ma un pedalino singolo compatto e con tutti i controlli a portata di mano.
Un altro pedale in fase di realizzazione è un riverbero con diversi tipi selezionabili tra i quali l’ormai irrinunciabile shimmer, visto il risultato del Creepy Reverb sarà interessante vedere cosa vien fuori!! speriamo di poterlo provare presto.
Mi son permesso di suggerire a Francesco di inserire in catalogo un Delay con Tap tempo e la possibilità di selezionare le figure ritmiche dei ribattuti, mi ha confermato che è una cosa a cui sta pensando perchè anche per lui potrebbe essere interessante. Anche questo spero presto di vederlo realizzato, chissà, nel qual caso mi prendo i meriti per averlo convinto a farlo!!!
La pedaliera che ho provato include anche l’alimentatore Gokko Audio, piccolissimo e molto pratico che sta nello spazio sotto alla pedaliera.
Questi non sono effetti a pedale che vogliono competere con i prodotti boutique venduti a 5-6 volte di più, questi pedali sono un’ottima soluzione per chi vuole avere gli effetti necessari, di buona qualità ad una cifra facile da spendere.
Se da una parte possono essere indicati per l’amatore o per il principiante molti professionisti, anche nomi noti, li hanno provati e li hanno trovati perfetti per le loro esigenze.
Personalmente sono felicissimo che Gokko Audio sia distribuito in Italia da Music Gallery perchè sempre più musicisti potranno trovarli nei propri negozi di fiducia e provarli per constatare che Gokko Audio non è l’ennesimo produttore di cui forse non ce n’era nemmeno più di tanto bisogno, ma un azienda con cuore e mente italiana che produce con passione e competenza in Cina un prodotto di qualità. Grande Francesco!!! keep on rocking!!!!!
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