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Nembrini Audio Voice DC30 – Recensione

Poter suonare un AC 30 tirato cannone in casa credo sia una cosa che siano riusciti in pochi a farlo, i sopravvissuti alle emorragie interne provocate dalle onde sonore, alle botte dei familiari e dei vicini di casa dopo averlo fatto sono ancora meno. Indubbiamente e’ uno di quegli ampli che mi hanno sempre convinto che esprimere la potenza in watt in realta’ non renda per nulla idea di quello che dei tubi a vuoto possono fare per amplificare le nostre chitarre. Ora con il Nembrini Voice DC30 e’ possibile provare questa esperienza spingendo le valvole digitali con un volume ai confini della realta’ e oltre.

Il Voice DC30 ha 3 canali, vib/trem, normal e brillant. Ogni canale ha 2 input, uno a basso gain e uno ad alto gain, canale normal e brillant possono essere linkati e miscelati e ogni canale ha un controllo di volume che controlla anche il gain, quindi non c’e’ un master volume. Nel mondo reale potrebbe generare terremoti se tirato oltre ore 12.

Invece possiamo portare il volume, anche selezionando l’ingresso ad alto guadagno, al massimo e poi controllare il livello generale di uscita dal simulatore per evitare di mandare tutta la catena a valle in distorsione. In questo modo possiamo portare l’ampli a lavorare in un territorio che sarebbe veramente difficile da gestire al di fuori di uno studio di registrazione.

Ma facciamo un salto indietro.

Dopo essere diventato un utilizzatore appassionato dei plugin di Nembrini Audio e di averli recensiti sul mio blog ho voluto contattare Igor Nembrini per fargli qualche domanda e conoscere meglio l’ideatore di questi fantastici amplificatori digitali. Disponibilissimo e gentilissimo l’ho “incontrato” via Zoom ai primi di Gennaio.

Igor è ingegnere e chitarrista, questo è importante sottolinearlo in modo chiaro fin dall’inizio perchè è di fatto quello che lo distingue e lo valorizza rispetto ai tanti ingegneri che sviluppano in campo audio ma che poi non sono utilizzatori dei loro prodotti. Lui stesso è anche il suo primo utente e beta tester

Tutto nasce proprio dall’essere un musicista che ha iniziato ad usare prodotti digitali fin dalla loro uscita sul mercato. Laureato all’università di Pavia in Ingegneria Elettronica, per alcuni anni ha conciliato il suo lavoro di ingegnere nel campo dell’automazione industriale con l’attività di musicista fino a quando nel 2008 l’azienda per cui lavorava e’ andata in crisi ed e’ rimasto senza lavoro.

Si è trovato quindi improvvisamente ad avere molto tempo libero da dover occupare e una solidissima conoscenza di C++ e di teoria dei segnali digitali, e così ha pensato di usare questo tempo libero per realizzare il suo primo amplificatore digitale in formato plugin che ha messo gratuitamente scaricabile dal suo sito.

L’idea era tramite il richiamo del plugin attirare visitatori alla scoperta della sua musica. Ma il successo di questo primo plugin è stato sorprendente, tanto che Dirk Ulrich di Brainworx lo ha contattato e gli ha offerto un lavoro in Germania.

Una bellissima esperienza che lo ha portato ad essere noto nel settore, tante soddisfazioni che sicuramente lo hanno fatto crescere professionalmente fino alla decisione nel 2019 di mettersi in proprio con un Brand con il suo nome, Nembrini Audio.

Grazie proprio alla fama acquisita negli anni con Brainworx, Nembrini Audio fin da subito ha avuto un immediato successo commerciale a livello internazionale.

Igor segue tutto come un artigiano del bit, si occupa di ogni aspetto della realizzazione dei suoi plugin, demandando a collaboratori esterni la fornitura di parti accessorie, le interfacce grafiche o la realizzazione dei presets. Ma tutto quello che riguarda la modellizzazione e’ opera sua.

Ad oggi Igor ha realizzato solo riproduzioni digitali fedeli 1:1 di ampli reali, pero’ non esclude di realizzare in futuro anche ampli originali.

Il processo prevede di riprodurre ogni componente o tramite modelli matematici, Igor ha sviluppato il suo modello di valvola perche’ non soddisfatto di quello generalmente usato, o tramite campionamento (una sorta di profilazione fatta in laboratorio). Ogni componente viene da lui testato separatamente e poi il tutto viene “assemblato”.

Il prototipo viene poi suonato senza simulazione di cassa entrando in un finale di potenza lineare collegato ad una cassa per chitarra e paragonato all’amplificatore originale sulla stessa cassa. Secondo lui questo e’ l’unico modo che gli consente di verificare personalmente che il modello suoni esattamente come vuole.

E’ proprio in questo continuo test a/b dei componenti e del modello finito dove il fatto di essere allo stesso tempo programmatore ma anche chitarrista gli consente di arrivare ai livelli di realismo riscontrabili suonando i suoi plugin.

Gia’ a gennaio mi aveva anticipato di essere al lavoro su un modello del Vox AC 30 e ho atteso il lancio con estrema impazienza perche’ ero curiosissimo di provarlo.

Il Voice DC30 ha tutti i suoni ormai mitici che siamo abituati ad associare a questa icona, e come ho riscontrato negli altri plugin provati, tutti questi suoni sono ottenibili sfruttando il range di lavoro dei controlli. Molti produttori propongono per lo stesso ampli diversi modelli con stadi di gain diversi e i controlli agiscono solo in quel range specifico.

Spesso alcuni modelli hardware o software per ottenere un risultato necessitano l’utilizzo di particolari IR che Evidenzino o attenuino certe caratteristiche, per non parlare dell’uso di equalizzatori da mettere in posizioni anche inusuali, come tra amplificatore e cassa o boost da mettere dopo la cassa… Gli amplificatori di Nembrini suonano esattamente come un amplificatore reale, e non necessitano di tips and tricks, i presets stessi sono solo settaggi di quello disponibile on board, piu’ che altro suggerimenti da cui partire per ottenere i propri suoni proprio come si agisse su un amplificatore reale.

Nel pannello Cabinets-Impulse Response troviamo 6 IR di Choptones e Seacow Cabs che permettono di selezionare 4 tipi di microfoni con diversi posizionamenti, su ogni cassa si possono mettere due microfoni regolabili di livello e panpottabili. C’e’ gia’ tutto quello che serve.

Certo per sapere usare bene questa sezione si entra in un ambito di competenza dove non tutti i chitarristi sono preparati, in particolare i chitarristi amatoriali che non hanno avuto una gran esperienza di studio di registrazione dove hanno potuto ascoltare ampli con diverse casse microfonate in diversi modi e con diversi microfoni. Qui si rischia di fare qualche pasticcio regolando le cose a caso.

Per questo motivo ho deciso di acquistare i Mix Signature di Giacomo Pasquali. queste IR sono ottenute da lui miscelando microfonazioni diverse di una cassa ottenendo un risultato utilizzabile immediatamente da chiunque.

Con il Voice DC 30 ho provato il Bold Clean, il Retro Clean, il Soul Rock Bite e il Rock Roots. ogni IR costa 4,9 Euro e devo ammettere che a questo prezzo non c’e’ ragione per non averne almeno qualcuno da alternare. Il bello e’ che non ci si perde in nomi di casse, coni e microfoni passando ore a caricare IR da poi miscelare a casaccio senza sapere cosa si sta facendo.

Nei Plugin di Nembrini c’e’ un Loader che permette di caricare fino a tre IR da miscelare e panpottare, con Mix Signature di Giacomo Pasquali basta caricarne uno e metterlo a 0 dB per avere un suono gia’ pronto per suonare o registrare. Ho provato questi Mix anche con tutti i miei Ampli Nembrini sempre con risultati stupefacenti. A breve pubblichero’ un articolo dedicato a questi IR.

Sempre nel pannello Cab e IR e’ possibile bypassare la sezione ed uscire con il suono del power amp dry da mandare ad un plugin di terze parti per le IR oppure per mandare il tutto fuori ad un power amp lineare collegato ad una cassa per chitarra per . Onestamente sono l’unica soluzione digitale che mi porterei su un palco. Gia’ alcuni professionisti hanno dal vivo rig basati su un laptop, per ora sono visti ancora come sperimentatori avveniristici ma non credo che siamo lontani da questa soluzione. Anche perche’ Igor mi ha realisticamente stroncato il sogno di vedere un giorno i suoi plugin in formato hardware.

Il settore dei plugin e’ in forte crescita, oramai negli studi di registrazione il workflow e’ migrato quasi totalmente “in the box”, gli investimenti necessari per la produzione di un hardware dedicato per far girare questi ampli digitali non sarebbe giustificato dal potenziale mercato sempre piu’ in contrazione.

Tengo a sottolineare che i plugin di Nembrini Audio sono molto parsimoniosi nell’uso delle risorse, io uso un MacBook Pro del 2015 con 8Gb di ram e posso settare la latenza a valori molto bassi senza problemi.

Per acquistare i plugin di Nembrini Audio:

https://www.nembriniaudio.com/

per acquistare i Mix Signature e tutti gli IR di Giacomo Pasquali:

https://giacomopasquali.store/