Onestamente non ci avevo mai pensato, sulle Epiphone come modifiche migliorative ho sempre considerato i pickups, il capotasto, magari le meccaniche per migliorare la tenuta dell’accordatura, ma ho sempre sottovalutato il ponte. A dirla tutta non sono mai stato un osservatore sufficientemente attento dei ponti Tune-o-Matic da rendermi conto che ne esistono di diversi tipi e che alcune di queste differenze non sono solo estetiche ma anche funzionali. Recentemente mi e’ venuta voglia di una chitarra Les Paulish e, cercando informazioni in rete, in alcuni video di Epiphone recenti ho visto che una modifica che veniva fatta era proprio il ponte. la produzione recente utilizza componenti di qualita’ piu’ alta rispetto al passato, sembra anche che i pickup siano spesso piu’ che buoni, il capotasto e’ graphtech nubone, le meccaniche accettabili…. forse e’ rimasto solo il ponte migliorabile?
Da qualche anno ho una Epiphone 339 con i P90, un modello prodotto solo nel 2016 e 2017, dopo avere avuto alcune epiphone alla fine e’ l’unica che e’ rimasta, mi ha stregato, forse e’ la chitarra piu’ economica che ho ma mi rendo conto che ha qualcosa di magico, probabilmente e’ solo suggestione affettiva, pero’ anche quella conta.
Dopo averla presa cambiai le meccaniche con delle Gotoh autobloccanti, e il capotasto con un bel Graphtech, i pickups pero’ mi sono piaciuti tanto e non ho ritenuto necessario cambiarli, tra l’altro il cablaggio, per quanto si riesca a vedere, e’ fatto bene.
Avendo scoperto che esistono ponti aftermarket per chitarre Epiphone mi e’ venuto in mente di provare a fare questo upgrade. Tra le varie soluzioni mi e’ piaciuta’ quella dell’azienda Faber, tedesca, che propone una soluzione a mio avviso molto valida perche’ va a interessare anche il sistema di fissaggio del ponte al corpo della chitarra.
https://www.faberguitar.com/index.php?k=101&lang=eng
https://www.faberguitar.com/E-sert-NG-Faber-E-sert-Epiphone-etc-to-59-ABR-converter-studs-12mm-4mm-BELL-BRASS-Nickel-gloss_1
https://www.faberguitar.com/ABRM-Fits-Metric-Studs_1
https://www.faberguitar.com/ABRM-NG-ABRM-Bridge-Fits-4mm-studs-Gloss-Nickel-Brass-saddles-nickel-plated_1
Il ponte standard usato sulle Epiphone (ma anche su alcune Gibson per alcuni anni e’ stato cosi’ e non so se tutt’ora su alcuni modelli) e’ fissato con due perni che si avvitano a delle boccole impiantate direttamente nel legno, in questo modo il perno non e’ direttamente nel legno. Forse questo sistema e’ stato ideato per rendere questo fissaggio piu’ resistente, e per rendere il montaggio piu’ facile con relativa riduzione dei costi di produzione. Il perno pero’ ha un certo gioco nel filetto della boccola e quindi questo influisce sulla trasmissione delle vibrazioni.
Questo tipo di Tune-O-Matic e’ chiamato “Nashville”.
Le prime Gibson prima del trasferimento della produzione a Nashville, appunto, avevano un ponte Tune-O-Matic denominato ABR-1 che e’ fissato al corpo con due perni che sono infilati direttamente nel legno senza boccole.
Faber produce dei perni, E-Sert. che permettono di montare un ponte di tipo ABR su una Epiphone che monta il ponte Nashville su perni e boccole.
I perni hanno una parte con diametro 12mm che va inserito direttamente nel legno del body e una parte con diametro 4mm su cui vengono avvitati due dischetti che sorreggono il ponte e che ne permettono la regolazione in altezza.
Per installarli vanno rimosse le boccole, si fa in modo semplice avvitando nella boccola un bullone che ma mano entre nel corpo spinge sul fondo del foro ed estrae la boccola.
A questo punto basta inserire nel foro liberato dalla boccola il perno nuovo.
Dopo aver avvitato i dischetti sui perni si puo’ appoggiare il ponte e procedere con una prima regolazione di altezza agendo sui dischetti, dopo aver montato le corde si puo’ fare la regolazione precisa dell’action sempre agendo su questi dischetti.
Gia’ accordando la chitarra dopo aver montato le corde si percepisce immediatamente che qualcosa e’ cambiato.
Il corpo e il manico, di conseguenza, vibrano di piu’, Il sustain e’ nettamente piu’ lungo, e sopratutto il suono ha un contenuto armonico piu’ ricco.
Il risultato e’ stato per me sorprendente, mi aspettavo un miglioramento ma devo dire non cosi’ evidente, sicuramente il contributo del sistema di montaggio senza boccole ha un grosso contributo ma credo anche il materiale, ottone nichelato, da un contributo sostanziale. La costruzione del tune-o-matic e’ comunque piu’ solida, le viti non sono tenute in posto da una molla ma da guarnizioni in silicone che evitano vibrazioni indesiderate. L’ intonazione e’ accurata e precisa.
Credo di poter dire che questo miglioramento del suono sia ben superiore a quello che si puo’ ottenere da altre modifiche. Posso affermare che anche la sostituzione dei pickups senza questa modifica potrebbe non essere cosi’ determinante. Mi sto convincendo sempre di piu’ che i primi miglioramenti da apportare ad una chitarra debbano essere fatti se necessario nei punti di appoggio delle corde, capotasto e ponte. Tutto il resto puo’ venire di conseguenza.
Mi sento di consigliare questa modifica che ha un costo relativamente contenuto di circa 90 euro a chiunque abbia una Epiphone a cui e’ particolarmente affezionato, vale veramente la pena, la chitarra risultera’ sicuramente migliorata.
Spesso nelle prove di confronto tra Epiphone e Gibson emerge che le cugine piu’ blasonate hanno un suono piu’ ricco con uno spettro armonico piu’ completa e quindi un timbro piu’ ricco, certo questa differenza e’ causata anche da tanti altri fattori, ma su una Epiphone questa modifica permette di recuperare parte di questo suono “perduto” piu’ efficacemente, facilmente ed economicamente rispetto ad intervenire su tanti altri componenti.
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