Non sono solito scrivere recensioni cavalcando hype e trend, di solito ci metto parecchio tempo per usare a fondo qualcosa che poi voglio recensire. Questo articolo é quindi più un resoconto delle prime impressioni nelle prime settimane di utilizzo, seguiranno probabilmente articoli più approfonditi e di dettaglio, non per spoilerare già subito come va a finire, ma lasciatemi dire che questo sistema é veramente interessante. Ma andiamo con ordine.
Ho scaricato TONEX software quando é stato rilasciato, nella versione gratuita, e lo dico molto chiaramente, con i profili inclusi mi ha deluso subito. Ho provato diverse volte a compararlo ai miei plugin Nembrini Audio e il confronto era sempre devastante, I modelli di Nembrini erano un altro pianeta.
I profili di IK Multimedia mi sembravano sempre troppo compressi, vetrosi, duri, con un range dinamico limitato e soprattutto poco editabili e modificabili, caratteristiche che da anni avevo rilevato anche nei modelli di Amplitube e che alla fine non mi avevano mai convinto a comprarlo.
Onestamente nel giro di poco mi era passata la voglia di approfondire e avevo relegato il software in un angolo dell’hard disk. Con l’uscita del pedale, la possibilità di portare su un hardware i profili e la possibilità di farli a casa senza un’attrezzatura sofisticata mi ha risvegliato l’interesse per questo sistema. Vediamo i dettagli.
TONEX è un SISTEMA, non scomodiamo l’ecologia con la parola ECOSISTEMA, SISTEMA è sufficiente ad esprimere il concetto di più componenti integrate ed interagenti. Il componente principale è il Software per computer Mac o PC, a questo di aggiunge un’app per iOS, TONENET un sito internet per la condivisione dei profili, un hardware di cattura non indispensabile, e il PEDALE.
Perché quindi é stato solo il lancio del pedale ad attirare la mia attenzione?
Beh l’idea di poter avere il proprio suono da usare in un plugin in DAW ma anche poterlo portare in un rig digitale hardware è veramente innovativo, e con il pedale il software in versione MAX é incluso in bundle, di fatto ad un prezzo poco superiore al solo software si acquista anche il pedale.
Quello che mi lasciava diffidente era l’idea che questo profilo fosse comunque poco editabile una volta acquisito e portato sul plugin o sul pedale. Il mio dubbio principale stava proprio nelle differenza tra profili e modelli, almeno per quello che io ritenevo che fossero queste differenze.
Pochi giorni prima dell’acquisto ho ricominciato un po’ ad usare il Software TONEX nella versione gratuita, per provare alcuni dei profili di IK multimedia e alcuni profili che gli utenti avevano iniziato a condividere su TONENET, più lo provavo e più i dubbi persistevano, anzi in parte anche aumentavano. E perché l’ho comprato?
Primo: IK Multimedia è un’azienda innovativa, seria e che da anni sta aprendo il mercato a tecnologie che lei stessa ha introdotto.
Secondo: IK Multimedia è un’azienda Italiana, l’unica a proporsi adeguatamente sul mercato mondiale con prodotti innovativi.
Terzo: sono convinto che per come è strutturato il sistema in modo modulare ci sono tutte le possibilità di migliorarlo velocemente
Per quanto non mi piaccia essere un early adopter qui ci sono tutti i presupposti per esserlo senza troppi rischi ed esserlo per supportare lo sviluppo di un prodotto che sicuramente ha tutte le carte in regola per essere molto interessante.
Una volta acquistato ho attivato il software TONEX Max e ho messo un’attimo da parte il pedale. Ho cominciato a fare i primi profili dei miei amplificatori, in modo molto rozzo, senza nemmeno una reamp box ma questi primi risultati mi hanno entusiasmato!!! ecco, ritrovare il suono del proprio ampli con tutte le caratteristiche timbriche conosciute, utilizzabile sul computer è stato già sufficiente a convincermi della validità del sistema, averlo poi sul pedale è stato letteralmente mind blowing.
Nonostante tutto, il risultato era perfettamente utilizzabile.
Ho comprato una reamp box Palmer e ho rifatto i profili, con la giusta impedenza nell’input e la possibilità di regolare in modo preciso il livello del segnale inviato all’amplificatore.
Ho settato gli ampli sempre al limite tra clean e crunch, quel punto mistico chiamato edge of breackup, di fatto è il mio suono base che già da solo copre il 90% delle mie necessità potendo pulirlo con il volume o sporcarlo cambiando pickup e pestando di più. In genere per suoni più saturi e lead aggiungo un overdrive. Ho provato ad ad aggiungere un overdrive software al profilo su Amplitube ed era come mi aspettavo e un overdrive reale al pedale Tonex e il risultato è come con l’ampli reale.
Per la profilazione ho usato un Two Notes Captor 8 come carico reattivo e un Two Notes Cab M+ per le IR delle casse. Alla fine io uso quasi sempre solo la IR Signature Mix Brit Flavour di Giacomo Pasquali, talmente versatile che va bene per tutto.
Ho provato anche a profilare senza cassa e applicare l’IR successivamente in TONEX o in Amplitube.
Alla fine pero’ mi sono voluto cimentare con la profilazione dell’ampli con la cassa reale microfonata, e nonostante la cassa sia solo una 1×12 con cono celestion V30, niente di esoterico quindi, il microfono un Superlux clone del Sennehiser e609 e la stanza non sia trattata come uno studio di ripresa, il risultato è stato stupefacente.
In un prossimo articolo scrivero’ in dettaglio del processo di cattura e profilazione.
I profili, con cassa 1×12 e senza Cassa DI e con cassa IR profilata insieme all’ampli, sono disponibili gratuitamente sul mio account Tone.net
https://www.tone.net/tonex/users/guitarblog
I profili per suonare come l’ampli reale necessitano un Trim Input impostato a +10db, e anche sul software l’input va regolato con la barra verde che arriva quasi fino a fondo corsa senza andare in clipping sul rosso.
Nel Bundle software fornito con il pedale si ha anche Amplitube 5 con una buona dotazione di effetti, I modelli di amplificatori di Amplitube non mi piacciono, ma si puo’ caricare un profilo di Tonex dalla propria libreria e cosi’ si ha un rig completo da usare stand alone, in una DAW si possono comunque caricare tutti i plugin necessari e lavorare in the box con il proprio amplificatore profilato
Se i profili dei miei ampli giustificano ampiamente l’uso del sistema TONEX, la possibilità di usare profili di terze parti è indubbiamente un’opzione da esplorare. Ho provato i profili di IK multimedia e non mi sono piaciuti, li trovo molto simili ai modelli di Amplitube che non mi hanno mai convinto.
I profili condivisi dagli utenti su Tonenet hanno lo svantaggio di essere poco organizzati ed é difficile trovare qualcosa di fatto bene. Mi piacciono quelli di Amalgam Audio che ha reso disponibile su tonenet una buona selezione di profili gratuiti per testare i pack che vende, e mi sa che un pack lo prendero’. Comunque ci sono dei profilatori che si stanno facendo una fama condividendo cose interessanti, vale la pena comunque vedere come si evolve la collezione di profili condivisi.
Sicuramente credo che acquistare a pochi euro un pack di profili fatti come si deve in uno studio attrezzato possa essere un’ottima soluzione per chi vuole usare il sistema TONEX ma non ha un amplificatore da profilare o per chi vuole una tavolozza di suoni più completa.
Io ho comprato il primo pacchetto di profili realizzato da Leo Gibson, sono 8 profili che coprono suoni uilizzabili nel 99% delle produzioni Rock e Pop, Clean Crunch e Lead bellissimi e che possono essere adattati molto bene alle proprié necessità il terzetto clean (2 versioni), Crunch (2 versioni) e Lead della Friedman Twin Sister puo’ essere la base perfetto per fare una serata live intera!! Leo Gibson ha pubblicato diversi video sul Tonex evidenziando molti dettagli del sistema.
Spero che Leo pubblichi a breve anche un’altro pack contenente dei clean fender e magari un Plexi con meno gain, sicuramente lo prendero’.
https://www.leogibsonguitar.com/shop-online/p/tonex-amps-profiles
Il Pack 1 di The Studio Rats é molto interessante, anche in questo caso 8 profili, di cui i tre Matchless Independence vanno dal brakup all’High Gain coprendo un buon territorio sonoro, gli altri profili sono veramente interessanti e fatti bene
https://www.thestudiorats.net/product/the-studio-rats-boss-tonex-preset-pack-1/
Giacomo Pasquali ha fatto una video recensione del Tonex molto bella ed esaustiva
e spero che presto renda disponibile sul suo store un pack di profili, uso da mesi le sue IR e non vedo l’ora di provare i suoi profili. Sembra che Anche Massimo Varini rilascerà a breve dei suoi profili.
A mio avviso il punto di forza di TONEX é quello di essere un sistema modulare in cui le funzioni non sono concentrate in un’unico dispositivo, il software che permette la profilazione funzionando su un computer general purpose potrà evolvere senza il limite hardware di DSP dedicati, con la potenza di calcolo di una macchina attuale ma anche di qualche anno fa c’é già ampio margine di risorse e comunque molto maggiori rispetto ad un hardware dedicato.
Io utilizzo il mio desktop con processore Intel i7 11700, 32 GB di Ram e una scheda video Nvidia GTX1060, con questa configurazione il training della rete neurale in modalità default impiega 5 minuti mentre in modalità advanced impiega 25 minuti.
Ho provato anche con il mio vecchio Macbook Pro del 2015 con i5 e i tempi si moltiplicano per 5, da quello che ho letto in rete anche i Mac attuali con M1 o M2 stanno su questi tempi, di fatto il ruolo del processore é marginale nel training che invece utilizza le librerie Cuda di Nvidia per il calcolo parallelo, una scheda Nvidia é quindi fortemente consigliata nel caso si volesse profilare, anche se comunque già con una GTX1060 oramai abbastanza datata si ottengono ottimi risultati e sopratutto le GTX più recenti o le RTX non danno una riduzione sostanziale a fronte del costo aggiuntivo.
Sto ancora facendo diverse prove e trovo prematuro arrivare ad una conclusione definitiva, al momento mi sento di dire che se si ha un amplificatore che si ama e si usa principalmente quel suono allora TONEX é la soluzione migliore per digitalizzarlo e portarselo ovunque, se invece si spera di trovare qualcosa di già pronto che vada bene bisogna prepararsi a fare tante prove. Io personalmente utilizzo solo i miei profili e sono perfettamente consapevole che questi suoni non andrebbero bene ad altri.
Sicuramente ci sono margini di miglioramento, é un prodotto ancora da affinare in molti aspetti ma lo trovo assolutamente già utilizzabile. Sconsiglio l’acquisto a chi vorrebbe usarlo “plug and play”, secondo me é necessario dedicare un po’ di tempo per capire bene come funziona tutto il sistema, sia per quanto riguarda l’interfaccia che i collegamenti e soprattutto i livelli ottimali del segnale, sia nel software in modalità player che modeler.
A questo primo articolo introduttivo ne seguiranno a breve altri su ogni componente del sistema, Il software e il pedale meritano il giusto spazio di approfondimento dedicato
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