Nel Sistema TONEX il pedale e’ un componente sostanziale ed altrettanto innovativo quanto il software, in questo articolo pero’ ne voglio parlare considerandolo per un momento un aggetto a se stante dagli altri componenti.
Per un attimo non consideriamo da dove arrivano i profili che si possono trasferire dal software al pedale, non stiamo a fare considerazioni sul fatto che siano profili e non modelli, e come il software ci possa aiutare a gestire il pedale, queste cose saranno oggetto di altri articoli dedicati.
Se facciamo questa piccola assunzione allora abbiamo tra le nostre mani (o sotto i nostri piedi) una pedale in grado di contenere 150 preset selezionabili in 50 banchi di tre associati a ciascuno dei tre switch. Vediamo i dettagli.
Ogni preset e’ nella sua sostanza un modello (profilo) di amplificatore a cui puo’ essere associata una Cab (cassa). A questi due elementi si aggiungono Noise Gate, Compressore (selezionabile pre e post amplificatore), Equalizzatore (Selezionabile pre e post) e Riverbero.
L’accesso e l’editing dei parametri dei preset avviene attraverso i potenziometri e il display. Stop! Questo ha dei vantaggi ma anche svantaggi, anche considerando che il software non fa da editor dei presets sul pedale ma permette solo di fare dei preset sul software e poi trasferirli sul pedale gran parte delle impostazioni fini vanno fatte con quest’interfaccia rudimentale.
Il pedale non e’ a mio avviso di facilissimo uso, il fatto che l’interfaccia sia cosi’ essenziale fa si che che per poter modificare alcuni parametri sia necessario dare una lettura veloce al manuale, io al primo approccio ho trovato il tutto abbastanza criptico.
Il display a segmenti led permette di visualizzare solo un numero limitato di caratteri, i nomi dei parametri sono quindi limitati in lunghezza e spesso non si capisce cosa controllino. Quindi prima di chiedere nei gruppi su internet domande banali vale il caro vecchio RTFM!!!!
Quando e’ stato presentato sono stato tra quelli che hanno criticato subito la mancanza di un loop effetti e di un’uscita XLR, utilizzandolo adesso in un loop del GT1000Core onestamente non sento questa mancanza come sostanziale come mi era sembrato, certo e’ che questo setup fa si che tutti gli effetti messi dopo il loop in cui e’ inserito siano comunque messi dopo la CAB del Tonex. Sull’uscita XLR in ralta’ da anni uso sistemi digitali Boss che non ce l’hanno, quindi ok posso farmene una ragione della sua assenza sul Tonex.
La costruzione del pedale a mio avviso e’ ben realizzata, l’assemblaggio e’ comunque nella norma e i materiali sembrano di buona qualità e resistenti. Il Fatto che sia comunque fatto in Italia e’ anche una bella soddisfazione che nel nostro paese esista ancora un’industria elettronica in grado di competere per prezzo e qualità con quella orientale.
Le connessioni sono limitate ad un input mono e un output stereo (o dual mono Dry+Wet), Cuffie, Ext. Control (per collegare uno switch (singolo o doppio) o un pedale di espressione, USB (con una bella presa USB-B robusta) e Midi IN e OUT con le loro belle DIN full size.
Usato Stand Alone in cuffia a mio avviso non brilla, io l’ho provato cosi’ solo appena acquistato, il riverbero interno non mi piace per nulla. Direi che provarlo cosi’ e’ molto deludente, credo di poter dire che non sia il suo utilizzo ottimale, magari cosi’ nudo e crudo amplificato con una cassa o con due casse FRFR o in diretta in un PA potrebbe avere anche senso, ma non avendolo provato in questo modo posso solo fare una supposizione, di sicuro posso dire che se ci volete attaccare una cuffia… lasciate perdere.
Sembra si sia consolidata tra gli utenti la modalità di utilizzo in cui viene inserito nel loop di una multieffetto, spesso vengono utilizzate le Helix HX Effects o gli HX Stomp. Io mi trovo molto bene inserendolo nel loop di un Boss GT1000Core in questo modo tra l’altro si possono regolare i livelli di send e return e il livello generale di output del multieffetto. Ovviamente gli effetti di ambiente e ritardo di questi dispositivi sono di gran lunga superiori al riverbero interno al Tonex e quindi il suono ottenuto in questo modo ha una spazialità e profondità che eleva il suono generale a livelli secondo me non raggiungibili dal solo pedale.
Quindi non giudicatelo o usatelo (prevalentemente) stand alone, questo uso proprio non gli rende giustizia.
Il fatto che sia alimentabile a 9v e che assorba circa 350 mA permette di inserirlo in una pedaliera e alimentarlo molto facilmente.
A mio avviso gli unici due problemi del pedale sono il display con un numero troppo limitato di caratteri e i potenziometri dei controlli, troppo sensibili, basta toccarli per cambiare anche di parecchio i parametri. La mancanza più grossa e’ un editor sul computer che permetta di editare e monitorare il suono del pedale allo stesso tempo. Al momento attuale il software Tonex permette di usare il pedale come interfaccia audio ma editare solo i presets sul plugin per poi trasferirli sul pedale. Il tutto e’ un po’ macchinoso e poco pratico. Io personalmente trasferisco il preset sul pedale e poi edito direttamente dal pedale ma una volta modificati i parametri e salvati non si ha un colpo d’occhio generale che mostri i settaggi.
Quando ho acquistato il Tonex Pedal stavo valutando anche l’acquisto di un Two Notes Revolt o un altro “amp in a box”, da anni provo varie soluzioni, cercando quella ottimale, per avere un bel suono di ampli in un formato pedale da portarmi sempre dietro, anche adesso che non suono piu’ dal vivo ho comunque il desiderio di avere una soluzione portatile. Sono stato un grande utilizzatore del Tech 21 Blonde e British (e devo ammettere che ancora tutt’oggi sono una bomba di soluzione), ero più propenso ad un sistema analogico da utilizzare sempre nel send e return del GT1000Core, ma quando e’ uscito il TONEX Pedal, sono stato attratto dalla possibilità di non avere tanto un simulatore con cui cercare di tirar fuori il mio suono preferito imitando quello dei miei ampli, ma di poter addirittura avere il suono dei miei ampli sul pedale (e non da meno nel plugin software). Questo e’ chiaramente la caratteristica che pone il sistema Tonex ad un altro livello.
Ho trovato un po’ complesso regolare i giusti livelli, input, output e livelli del loop perché comunque secondo me queste regolazioni influenzano parecchio il suono percepito.
Onestamente credo che il pedale possa migliorare ancora molto con futuri aggiornamenti del software. Quello che penso sia indispensabile che venga implementato e’ un sistema per gestire i modelli di ampli e le casse IR che vengono importati nel pedale trasferendo i preset.
Ogni volta che viene trasferito un preset, nel pedale viene caricata la IR associata (se non e’ un cab inglobata nel modello) e il modello stesso. Anche togliendo il preset queste due cose AMP e CAB rimangono nel pedale. Non e’ chiara quale sia la capacita’ totale della memoria interna per mantenere AMP e CAB e soprattutto cosa succeda quando viene raggiunta la capacita’ massima. A me personalmente piacerebbe tenere sotto diretto controllo cosa c’e’ nel pedale, mi infastidisce avere preset che non uso (anche la possibilità di mettere un preset inizializzato vuoto sarebbe bella) e AMP e Cab orfani di preset che non esistono più.
Nel prossimo articolo affronterò “i profili”, in particolare quello che ho imparato in questi 3 mesi con un’infinita’ di prove con soluzioni diverse.
[…] Sul pedale in se devo dire che a parte i pochi caratteri del display che obbligano ad usare nomi dei preset che siano identificabili nella parte iniziale del nome, non rilevo nulla di negativo, trovo la modifica dei parametri sul pedale agevole e pratica, posso usarlo tranquillamente per perfezionare il suono una volta trasferito il profilo, anzi farlo sul software prima di trasferirlo sul pedale lo trovo poco pratico. La cosa che apprezzo di più del pedale è il fatto che sia alimentabile a 9V con una manciata di milliampere, in questo modo è facilmente integrabile in una pedaliera senza alimentatori dedicati. […]