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Boss ME-90 – Recensione

Devo essere onesto, proprio non me l’aspettavo. Oramai mi ero convinto che la serie ME fosse stata dismessa e sostituita dalla nuova serie GX di cui il GX100 è il primo modello. Pensavo che oramai nel 2023 la nuova generazione di chitarristi Gen Z fosse attratta solo da schermi touch a colori e che non ci fosse più spazio nel mercato per le mitiche pedaliere Boss A POMELLI!!! Ebbene, abbastanza a sorpresa, Boss ha appena lanciato la nuova ME-90. Sono riuscito ad ordinarne una delle poche disponibili da THOMANN, appena fatto l’ordine sono andate esaurite e adesso saranno disponibili in 3-4 settimane. Ce l’ho da qualche giorno e non potevo non provare a raccontarvela, anche se come ben sapete mi piace scrivere di un prodotto dopo parecchio tempo che lo uso. Certo è che la ME-90 è si un nuovo prodotto ma allo stesso tempo permeato dalla tradizione dei predecessori ME-70 e ME-80. Li ho avuti entrambi e li ho amati molto, di più dei GT, la loro immediatezza per me è sempre stata un vantaggio. Quindi con la ME-90 nel giro di qualche decina di minuti mi sono sentito a casa.

Le pedaliere della serie ME traggono origine dall’antenata ME-5, nata come la fusione di 5 pedalini compatti, tutto il necessario senza troppi fronzoli, ma già avanzatissima per la fine degli anni 80. Questo “concept” è nato per l’uso classico con un amplificatore per chitarra, eravamo ancora abbondantemente un decennio prima dell’avvento delle simulazioni digitali. Voleva essere una soluzione compatta e pratica per avere i propri effetti rinchiusi in una solo unità senza cavetti di collegamento e alimentazioni multiple, tutte fonti di problemi. Anche l’ME-70 e l’ME-80, pur includendo delle simulazioni erano sempre più adatte ad un uso convenzionale con amplificatore, con le simulazioni di preamp più orientate a cambiare il “carattere” del proprio amplificatore. L’ME-70 permetteva di avere una sorta di uscita per il PA dal rec out, e l’ME-80 di avere la simulazione di finale e cassa inserendo un jack nella presa cuffie anche dalle uscite principali. Diciamo che si potevano usare per suonare in diretta senza amplificatore ma non era ancora il loro uso convenzionale.

Io ho usato parecchio l’ME-80 con i pedali tech21 British e Blonde come se fossero dei monocanali, o con amplificatori convenzionali, raramente in diretta nel PA. Quando ho recensito l’ME-80 la cosa che avevo messo in evidenza era la mancanza di un loop effetti per appunto inserirvi un dispositivo “Amp in a Box” e andare in diretta dalle uscite principali senza usare simulazioni di ampli e cassa interne.

Da un paio d’anni uso la Boss GT-1000Core di cui adoro i Modelli Natural e Boutique, mi piacciono talmente tanto che pur usandolo in soluzioni ibride con i miei ampli a valvole nel loop o con il Tonex con i miei profili spesso torno ad usare le sue simulazioni… insomma AIRD mi sembra veramente un passo avanti rispetto ai vecchi modelli COSM.

Ed eccoci all’ME-90. Primo passo avanti rispetto all’ME-80 e’ il passaggio ai modelli AIRD. I modelli sono quelli della GT1000, nel selettore rotativo dei preamp sembra che non ce ne siano alcuni, ma dal Software TONE STUDIO si può impostare l’ultima posizione del selettore per avere un modello diverso, io ho impostato per avere il modello Boutique invece del Recti Cab di default. In questo modo ho i miei modelli preferiti, Natural e Boutique, ma anche l’X-Crunch è molto bello.

Altro passo avanti rispetto ai modelli precedenti che rende l’ME-90 un prodotto adatto alle esigenze attuali è che finalmente l’uso per suonare in diretta diventa equivalente a quello con ampli convenzionale, con un piccolo selettore posto sul retro si può impostare le uscite per andare ad un ampli per chitarra oppure per avere uscite di Linea con simulazione di cassa. Selezionando l’uscita pe amplificatore convenzionale di può dal software impostare il tipo di ampli che si usa e se si entra nell’input o nel return, in questo modo l’ME-90 fornisce il segnale adeguato e ottimizzato, e i preamp diventano quasi dei pedali di gain che possono essere o non essere usati a seconda dei gusti. Selezionando l’opzione LINE per le uscite si può utilizzare la simulazione di cassa di default del modelli AIRD oppure caricare 3 IR di proprio gusto da usare alternativamente.

L’ho scritto anche a proposito del GT-1000Core, a mio gusto e percezione le casse AIRD suonano meglio delle IRs, e sembra che questo sia dovuto al fatto che nella Tecnologia AIRD il modello di amplificatore ha un’interazione dinamica con la cassa, se si usa una IR questa interazione dinamica di perde, comunque è bello avere la possibilità di poter fare delle prove con le proprie IR preferite.

Tutti i blocchi effetti permettono di selezionare via Tone Studio un effetto diverso rispetto a quello di default, questa caratteristica non era presente nei modelli precedenti.

La scocca è cambiata, adesso il fondo e i lati sono in un unico pezzo di plastica e anche il pedale di espressione è in plastica (come nel GT-1). Si tratta comunque di plastica molto resistente e dura che trasmette una buona sensazione di solidità. Il top è in metallo. Il peso è leggermente diminuito rispetto all’ME-80 ma rimane comunque adeguato per ben piazzarsi sul pavimento senza muoversi. La qualità è molto alta, e in linea con la proverbiale robustezza Boss, è un dispositivo fatto per essere usato dal vivo senza problemi, e il fatto di non avere un delicato display lo rende veramente quasi indistruttibile.

l’ME-90 è dotata di porta USB-C che permette il collegamento ad un Computer, sia per gestirla attraverso l’editor/librarian Tone Studio che per usarla come Interfaccia Audio. Via USB fornisce 4 canali audio, due WET (stereo) e due DRY.

Boss ME-90 FUNZIONA anche sotto Linux con ALSA e JACK!!!! (lo scrivo anche in Inglese per chi dovesse cercare questa informazione sui motori di ricerca – The Boss ME-90 it works also with LINUX ALSA and Jack )

il modulo BlueTooth è opzionale, acquistabile a parte per circa 50Euro. Qualcuno potrà storcere il naso ma preferisco che costi 50 euro in meno piuttosto che in più per avere una cosa che non è per me indispensabile. Onestamente non vedo la necessità di usare un editor su smartphone o tablet, è talmente facile da editare che l’unico vantaggio sarebbe quello di non abbassarsi!!! certo che potrebbe essere utile per riprodurre backing track.

Cosa non mi piace?

  • Il riverbero!!! usabile, dignitoso ma niente di che. Si può regolare solo il livello, e a me che piace un riverbero con coda lunga ma basso come livello e questo non mi permette di impostarlo a mio gusto.
  • I Delay sono stereo ma non ci sono ping pong o il bellissimo dual delay del gt1000, quelli disponibili sono belli ma gli ottavi puntati si possono impostare con il tap tempo solo nella modalità “Tempo” mentre normalmente negli altri tipi di delay il tap imposta solo i quarti. Avrei voluto gli ottavi puntati impostabili su tutti i tipi di delay.
  • Le Modulazioni sono proprio Basic!!! ma sono le classiche boss dei pedalini compatti, forse mi sono abituato troppo bene con le modulazioni del GT-1000Core che hanno parecchi parametri di controllo, e di solito uso Phaser e Flanger con un MIX molto basso, solo per dare un po’ di movimento senza essere invadenti. Buono che anche le modulazioni hanno un proprio Tap Tempo.

Cosa mi piace?

  • I modelli AIRD!!!
  • Il loop Send e Return, che era la mancanza principale che avevo ritrovato nell’ME-80 e che userò in particolare per il TONEX quando voglio usare i profili dei miei amplificatori.
  • la Funzione Freeze del pedale di espressione, già presente nell’ME-80 ma nell’ME-90 arrivato alla perfezione.
  • Il fatto che sia alimentabile con 4 Batterie stilo da 1,5V è per me forse una delle caratteristiche più interessanti rispetto ai multieffetti/modelers della concorrenza. Pensate di andare ad una Jam, o di dover suonare in un posto allestendo al volo, il fatto di non dover attaccarsi alla rete elettrica è veramente un vantaggio non da poco. Anche nell’uso domestico, sul divano, sul balcone, in giardino…. e perchè no, per il Busking collegandolo ad un amplificatore/PA portatile a batterie!!!!
  • Il PREZZO!!!!! 350 Euro lo rendono a mio avviso il meglio in questa fascia di prezzo. Anche Nux non è riuscita a scendere sotto i 400 Euro con il Trident (ok su thomann è in vendita a 399 ma su strumentimusicali.net a 429), il pod GO sta a quasi 500 Euro. Onestamente non lo metto nemmeno in confronto con altri prodotti cinesi, tipo Hotone e MOOER, non per snobbismo, ma perchè a mio avviso non hanno un prodotto equivalente in termini di interfaccia d’uso.

Concludendo

Il Boss ME-90 è l’equivalente compatto di una pedaliera convenzionale di pedalini, ha una catena del segnale molto semplice, non si possono fare catene parallele, non si possono usare due ampli in parallelo e la posizione dei blocchi è fissa, solo i blocchi FX1 e FX2 hanno una posizione variabile in catena a seconda di quale effetto viene selezionato nel blocco. Per molti questi potrebbero essere limiti, ma per molti altri di fatto la norma. Io personalmente sul GT-1000Core uso solo Delay e Rev a volte qualche modulazione e non uso mai catene parallele (che spreco di potenza!!!)

E’ un buon passo avanti rispetto ai predecessori, le nuove caratteristiche possono giustificare l’upgrade. Per chi non ha mai usato una ME potrebbe essere una rivelazione. Adatta al principiante che vuole imparare ad usare gli effetti senza impazzire con macchine più complesse ma anche a chi è cintura nera di effetti e però vuole una soluzione pratica, robusta e compatta per suonare dal vivo. Competitiva nel prezzo e sicuramente longeva visto il ciclo di vita dei prodotti Boss.

3 Comments

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  • ciao. come sempre ottime recensioni, anche se qui ne manca una approfondita..chiedo, da utilizzatore di una gt10, sempre gloriosa..l’me90 da’ i suoi frutti anche usato con le simulazioni di amp direttamente nell’input di un buon ampli sul canale clean? io ho sempre usato quasi tutti i preamp in questo modo, come fossero dei pedali preamp , con ottimi risultati (non sono un grande fan, più per pigrizia che altro, di tutte ste casse frfr, dei 4 cable method, degli ir e di tutta sta tecnologia ) per cui mi chiedevo se , di fronte ad un buon amp, con le simulazioni accese, fosse una macchina adatta per uno come me, che soccombe difronte ad una eccessiva tecnologia

    • Ciao Guido,
      in realtà non ho ancora scritto nella recensione questo aspetto dell’uso dell’ME90 perchè non sono riuscito ancora a farmi una chiara idea, ho fatto alcune prove con un clone del blues junior e con il Boss Katana 50 MKII EX (entrando nell’input e usando il “clean” tra i modelli di ampli) ma onestamente l’ho provato troppo poco per esprimermi. Per usarlo in questo modo va selezionato guitar amp dal sellettore dell’output sul retro dell’ME90 ma a questo punto si hanno 12 diverse opzioni selezionabili nelle impostazioni per adattarsi a diversi tipi di amplificatori (sia input che return) ogni opzione modifica il risultato, e per potermi esprimere in modo sensato devo avere almeno una mezza giornata per provare il tutto con calma. Grazie per il tuo commento perchè mi stimola a mettare alla prova l’ME90 anche per questo tipo di utilizzo!!!
      Ciao
      Matteo