Tokai UALS62F – Fuori legge o ricercate speciali
ho avuto modo di provarla nel 2020 presso il negozio Music Island di Rho con cui realizzammo un video delle prova. Mi era piaciuta tantissimo, ma non l’ho comprata subito e me ne sono pentito, perche’ poi per due anni queste Tokai sono state praticamente introvabili. Tokai, marchio giapponese del periodo storico “lawsuit”, da qualche anno e’ tornata a far parlare di se con chitarre di ottima qualità, importate in Italia da Gold Music sono disponibili per gli acquirenti italiani molto più facilmente che per acquirenti di altri paesi dove non c’è un importatore o dove addirittura quelle che arrivano sul mercato di fatto rimangono in un circuito di appassionati in quanto quasi illegale venderle ufficialmente. Ebbene si, le Love Rock sono quasi delle fuorilegge in molti paesi, tant’è che non esistono nemmeno sul sito ufficiale Tokai.
A fine luglio del 2022 passo da Music Island e finalmente sono tornate, pochi pezzi andati a ruba in pochi giorni, rimane una cherry Burnst appesa che mi guarda sorniona “non vorrai mica lasciarmi ancora qui?” e cosi’ scatta l’acquisto immediato, mi dicono infatti che dopo queste ne arriveranno altre solo a Natale.
Quindi diciamo subito che se state cercando una les paul type, non fatevene sfuggire una se la trovate in qualche negozio. Purtroppo sembra proprio che ne arrivino con il contagocce.
Se mi aveva colpito nella prova fatta in negozio, averla con me tutti questi mesi (un anno alla pubblicazione di questo articolo) mi ha dato modo di apprezzare tutte le qualità che avevo intuito avesse ma che finalmente ho potuto conoscere fino in fondo.
Con le chitarre tipo les paul ho sempre avuto un rapporto conflittuale, sempre alla ricerca di quella giusta per me ma poi alla fine mai contento di quella che avevo preso. Non essendo “La Mia Chitarra” non ho mai voluto investire la cifra necessaria per uno strumento di alto livello, forse e’ un po’ questo il problema, ho sempre voluto trovare una buona les paul nella fascia economica sotto i 1000 euro. Ho avuto una Epiphone Les Paul Bonamassa goldtop (la prima serie delle signature di Joe Bonamassa) che era veramente bella, onestamente rimpiango di averla venduta, ma se l’ho fatto un motivo ci sarà stato. Tempo dopo ho preso una Epiphone goldtop con p90, ma la presi insieme ad una 339 sempre con i p90 e di fatto la 339 e’ rimasta mentre la goldtop e’ andata. La les paul non ha l’ergonomia che mi fa trovare a mio agio, io preferisco forma e dimensioni delle chitarre tipo stratocaster, ma soprattutto trovo in genere il suo suono “TROPPO” sotto tutti i punti di vista. Per contro non posso non ammettere che sia un suono da avere quasi obbligatoriamente nella propria tavolozza.
La Tokai Love Rock UALS62 e’ una signora les paul, ha tutto quello che definisce il modello, e lo implementa in modo impeccabile. Il manico comodissimo e il settaggio fatto da Music Island rendono la chitarra un piacere da suonare.
Inizialmente pensavo di apportare alcuni miglioramenti aggiornando dei componenti, e invece adesso, dopo tanti mesi di utilizzo, non ritengo che questi miglioramenti siano del tutto necessari. I potenziometri e il circuito sono forse il punto più debole, forse questo sarà un upgrade da fare, si, ma senza fretta. Per quanto vengano utilizzati dei mini pot il loro funzionamento e’ regolare e non sembrano influire più di tanto sul timbro dello strumento (qualcuno riuscirebbe a distinguere il “suono” di un potenziometro piccolo da quello di uno grande?). Anche i Pickups sono più che validi, con un output vintage intorno agli 8 ohm, forse un po’ poco aperti sugli alti, il timbro medioso della les paul c’è tutto.
La finitura generale dello strumento e’ molto buona, esteticamente l’impiallacciatura del top e’ bella e ben fatta, il top comunque e’ un top vero in acero su cui e’ incollato lo strato sottile fiammato.
Mi piace molto il fatto che nel retro del body non ci sia una impiallacciatura in mogano (come sulle Epiphone) ma che si vedano bene i vari pezzi di cui il body e’ fatto. Vederli non mi disturba, vederli nascosti mi fa pensare male.
Prima di decidere per l’acquisto della Tokai ho valutato molto attentamente l’Epiphone Les Paul 1959 e l’Epiphone Les Paul Standard ’50. La prima alla fine non e’ stata scelta perche’ proprio non mi piace la finitura opaca. Il prezzo e’ molto invitante per 160 euro in piu’ che sulla Tokai si ha un set di pickups Burtsbucker Gibson e una custodia rigida, ma onestamente penso che la tokai sia liuteristicamente superiore alla epiphone e preferisco sentirmi libero di cambiare i pickups con il set che preferisco. La Stardard ’50 invece ha comunque perso nel confronto con la tokai per la qualità generale e il colore cherry sunburst che e’ molto poco sfumato e il bordo rosso stacca in modo troppo netto rispetto al giallo centrale. Il prezzo della Standard 50 e’ molto competitivo e inferiore rispetto alla Tokai, al di la dell’estetica reputo possa essere una buona Les Paul entry level.
Sire da tempo si sta affermando con delle chitarre Les Paul type abbastanza apprezzate, non ne ho mai provata una quindi non posso fare paragoni, senz’altro posso dire che questo brand non esercita un grande appeal su di me, nemmeno con l’affiancamento del nome di Larry Carlton che trovo esclusivamente uno stratagemma di marketing senza alcun valore aggiunto.
Avevo anche cercato di dirottare la voglia di Les Paul sulla Yamaha Revstar, da sempre sono fan delle chitarre Yamaha ma per diversi mesi queste chitarre sono state difficilmente reperibili in Italia, ma alla fine questa Tokai si e’ conquistata un posto nel mio cuore che non credo che la Revstar avrebbe conquistato.
Per concludere, se avete voglia di una chitarra tipo Les Paul, ma non ritenete il caso di investire la cifra necessaria per una Gibson, una Tokai UALS62 potrebbe essere una valida scelta, il prezzo e’ un po’ aumentato negli ultimi 2 anni ma e’ ancora assolutamente competitivo, certo la rivedibilità non e’ eccezionale, le Epiphone mantengono meglio il valore, e alcune modelli “limited” hanno acquistato anche un po’ valore con il tempo (vedi la prima serie di Les Paul gold top Bonamassa). A livello di Marchio comunque Tokai ha una dignità quasi storica, il livello qualitativo generale e’ molto alto e sicuramente pur non necessitando di upgrade puo’ essere un’ottima base per personalizzazioni. L’unico vero problema e’ la disponibilità nei negozi di strumenti, ma Gold Music a giugno ha pubblicato sul suo sito la notizia dell’arrivo di un container pieno e quindi per qualche tempo dovrebbero essercene in giro.
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