Ho conosciuto Luca alla fine del 2020, un contatto nato dopo l’articolo che avevo appena scritto sull’ultimo album di Leandro Diana. Al tempo Luca stava promuovendo l’ultimo album di Ruben Minuto alla cui realizzazione aveva partecipato come produttore, arrangiatore e musicista. Si era presentato come il “fedele scudiero” di Ruben, da questo primo contatto avevo avuto l’onore di raccontare non uno ma ben due album a cui avevano lavorato insieme, e in una delle nostre conversazioni Luca mi aveva raccontato che aveva già in cantiere il suo primo album, anzi che aveva materiale da finalizzare per non uno ma ben tre album. Era un periodo molto triste per la Musica, tra un lock-down e l’altro con la musica dal vivo azzerata conoscere un musicista invece entusiasta, carico, motivato e in piena fase creativa è stato benefico anche per me, tant’è che è nata così la mia frequentazione musicale di un manipolo di eroi, Luca, Ruben e Leandro, che nonostante tutte le difficoltà della ripresa hanno comunque continuato a suonare insieme in varie formazioni e a comporre e registrare nuovi album.
Il 15 Settembre finalmente esce “There’s A Time That Never Ends”, il primo singolo dall’Album “Paris Airport ’77”, e questo mi emoziona molto essendo il primo album della trilogia diventata in corso d’opera quadrilogia che mi era stata anticipata ben 3 anni fa da Luca. Mi emoziona vedere un amico coronare un sogno, soprattutto a dimostrazione che anche nei momenti difficili mai si deve rinunciare ai propri sogni, ma soprattutto perchè la band Luca & The Tautologists, un collettivo a formazione variabile, per la registrazione di questo primo album vede in studio proprio questo manipolo di eroi che da anni condividono Musica ed Amicizia.
Luca Andrea Crippa, autore di tutti i brani nonché voce solista e chitarra (acustica, elettrica, lapsteel, resonator e ukulele), Ruben Minuto, al basso, alle seconde voci, ma anche mandolino e chitarra solista, Leandro Diana, chitarra elettrica e slide, ben calato nella eterogeneità di stili del disco infine Deneb Bucella, batterista esperto, presente a sua volta in tutti i dischi di Leandro e qui perfettamente a suo agio nel creare e suggerire il portamento ritmico più adatto a ciascun brano.
Intervengono inoltre diversi ospiti: Riccardo Maccabruni, al piano in ben 8 brani; Lele Ledda aka ZOWA, che ha prodotto la base elettronica nel brano “Winter Heights & My Falldowns”; il chitarrista Marcello Cosenza, con il suo “L.A. sound” certificato sul campo, in “From Dawn Till Late”.
Ho ascoltato per la prima volta “There’s A Time That Never Ends” qualche mese fa assistendo ad una esibizione dal vivo del Lonesome Duo, Luca e Ruben in acustico, al Circolone di Legnano. Eseguita un po’ come per “vedere l’effetto che fa” mi ha colpito fin da subito, nel suo essere un racconto di un momento di spensieratezza giovanile che tutti abbiamo vissuto ma non abbiamo mai saputo come raccontare con le parole giuste, ecco Luca non solo ha trovato le parole giuste ma una musica che sfugge le classificazioni stilistiche che ci si aspetterebbe di poterle associare conoscendo le frequentazioni musicali dell’autore. Nella versione che ritrovo registrata in Studio dalla band, Musica e Parole vengono esaltate dai contributi di tutti e dalla freschezza esecutiva che solo dei musicisti con la loro esperienza sanno mantenere.
L’Album Paris Airport ’77 e’ in uscita il 20 Ottobre 2023, registrato dal 7 al 11 giugno 2023 a Buccinasco (MI) presso i RecLab Studios di Larsen Premoli, ottimamente coadiuvato da Mirko Ripoldi, presenta 14 tracce originali (inclusa una suite divisa in 3 parti) e nella versione CD include un booklet di 12 pagine con tutti i testi e le line-up brano per brano, impreziosito dall’artwork del fotografo Giuliano Plorutti.
Ho avuto il privilegio di ascoltarlo in anteprima, e proverò a raccontarvelo poco prima dell’uscita in modo esteso, ma per ora mi limito a dire che “spacca”!!! non c’è nulla di clichè, le atmosfere musicali, ottenute con composizione ed arrangiamento, evocano ambientazioni d’oltre oceano e la scrittura cinematografica dei testi stabiliscono un senso unitario quasi da concept album, io ci sento tratti Progressive ma non di quelli manieristici e stucchevoli, tutto quello che c’è in quest’album è al posto giusto e messo per un motivo ben preciso.
Questo Album segna l’inizio di una nuova avventura musicale per Luca & The Tautologists, io non me la voglio perdere!!
L’album è acquistabile in formato digitale e in CD da Bandcamp:
https://lucaandthetautologists.bandcamp.com/album/paris-airport-77-2
ALBUM TRACKLIST:
- Paris Airport ’77
- Dreams Become Promises
- Things Got Their Name From A Spell (part 1)
- There’s A Time That Never Ends
- Same Old Youngster
- Undelivering
- Is It All That I Learnt
- Winter Heights And My Falldowns
- There Was A Time
- Things Got Their Name From A Spell (part2)
- The Man In The Wool Overcoat
- Flowers And Sunshine
- Things Got Their Name From A Spell (coda)
- From Dawn Till Late
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