E’ passato poco più di un anno ed è venuto il momento di tirare le somme e fare una valutazione anche alla luce anche delle novità degli ultimi mesi. La recente presentazione del Tonex One aggiunge un nuovo componente a quello che è stato presentato fin da subito come un sistema integrato, in realtà rimasto essenzialmente composto dal pedale e dal software, non credo che le periferiche proposte da IK per la profilazione abbiano riscosso grande successo, anche perché facilmente sostituibili con componenti di terze parti, basta un’interfaccia audio e una reamp box di un qualsiasi produttore. Anche il software per iOS a mio avviso lascia un po’ il tempo che trova. Quindi al pedale grande si aggiunge un pedale piccolo, qualcuno vorrebbe un pedalone ancora più grande con effetti integrati, una sorta di Amplitube hardware, ma io onestamente non ne sento l’esigenza, preferendo soluzioni modulari mi piace integrare il pedale Tonex con un multieffetto o altri pedali, in quest’ottica il Tonex One per me risulta più interessante. Ma veniamo al verdetto finale.
Sicuramente promosso su molti fronti, su altri però c’è ancora ampio margine di miglioramento.
Sulla qualità dei profili c’è poco da dire, mi sembra che oramai sia conclamata ed evidente. Io da qualche anno suono con l’amplificatore che va nel Two Notes Captor 8 e da qui nel Cab M+ con una IR tra le mie preferite, il tutto in un loop send e return del Boss Gt1000Core, quindi con gli effetti di modulazione, ritardo e ambiente posti dopo la “cassa”. Mettendo il Tonex con i miei profili nell’altro loop send e return posso paragonarli A/B e onestamente non trovo differenze, sono pressoché identici, e a mio avviso questo è il modo con cui li voglio paragonare, per me non ha senso paragonare il suono del profilo sul Tonex con il suono dell’ampli dalla cassa
Per me Tonex vince proprio per il fatto di essere una soluzione integrata Hardware e Software, avere gli stessi profili sia sul pedale che nel plugin rimane la caratteristica al momento ineguagliata.
Sul pedale in se devo dire che a parte i pochi caratteri del display che obbligano ad usare nomi dei preset che siano identificabili nella parte iniziale del nome, non rilevo nulla di negativo, trovo la modifica dei parametri sul pedale agevole e pratica, posso usarlo tranquillamente per perfezionare il suono una volta trasferito il profilo, anzi farlo sul software prima di trasferirlo sul pedale lo trovo poco pratico. La cosa che apprezzo di più del pedale è il fatto che sia alimentabile a 9V con una manciata di milliampere, in questo modo è facilmente integrabile in una pedaliera senza alimentatori dedicati.
In quest’ anno di utilizzo ho fatto tantissimi esperimenti e sono molto soddisfatto dei miei profili. Li ho fatti sempre impostando sull’ampli un suono base che per me e’ un pulito saturo, è l’unico suono che uso sull’ampli, anche dal vivo imposterei questo suono e non toccherei più i controlli, andando invece ad usare i pedali in cascata per ottenere livelli progressivi di overdrive (non uso distorsori). Quindi per ogni ampli ho fatto due profili uno DI senza “cassa” dall’uscita dry del Captor 8 e uno che definisco IR, amp + cab, dall’uscita del Cab M+ con la mia IR preferita. Dopo varie prove in realtà a me sembra che sostituire la “cassa” nel profilo completo sia abbastanza simile a cambiare la IR in quello DI, tant’è che oramai faccio solo profili Amp+cab. Molti utenti Tonex cercano solo profili DI, anche io inizialmente pensavo fosse meglio ma con il tempo mi sono reso conto che è del tutto irrilevante.
Link ai mei profili su tone.net https://www.tone.net/tonex/users/guitarblog
Non ho sentito mai la necessità di fare più di uno o due profili per ciascun ampli. Non mi servono profili fatti a diversi settaggi, anche perchè con i controlli di gain e tono sul pedale si può sempre ottenere il suono giusto, lo uso molto similmente ad un modeler, il profilo è il suono base e lo modifico se ne sento l’esigenza.
Per quanto riguarda invece i profili gratuiti di Tone.net non ho mai speso più di tanto tempo a provarne, e quelli di IK multimedia salvo rarissime eccezioni mi sembrano fatti da scimmie ammaestrate a girare potenziometri a caso.
Ho provato alcuni profili commerciali e come ho scritto tempo fa in questo articolo ho raggiunto la pace dei sensi con i profili di Boutiquetones, ne ho comprati alcuni e coprono tutti gli ambiti sonori che non sono coperti da quelli dei miei ampli.
A me però non è venuta la smania per i profili commerciali, e meno male, a mio avviso una soluzione come il Tonex è ottimale se si ha un proprio ampli che si ama si vuole averlo sempre con se magari insieme ad una manciata di altri suoni complementari.
NAM è un’alternativa? NI, nel senso che a livello di plugin si, senza dubbio, anche se la procedura di cattura che richiede il reamp con la DAW è un pò macchinosa, fattibile ma non pratica come con Tonex, ma a parte un prototipo (di cui sarà interessante vedere gli sviluppi) non esiste ancora una soluzione hardware industriale in grado di supportare i profili NAM. Genome si sta evolvendo rapidamente (d’altronde con questo nome come non potrebbe) e sembra che Two Notes abbia in cantiere qualcosa di hardware.
Kemper mi sembra sia evidentemente sotto pressione, prima rilascia i profili liquidi per cercare di star dietro al fatto che i profili di TOnex si comportano in modo più naturale dei loro alle variazioni dei controlli di tono e di gain, e poi rilascia un prodotto che lascia molti dei suoi utilizzatori in parte scontenti e forse non è in grado di attrarre nuovi utilizzatori, il Kemper Player promette il “suono Kemper” in un formato da pedaliera, al di la di tutte le considerazioni che si possono fare rimane il fatto che Kemper da leader stia diventando follower.(perdonate questa analisi della concorrenza così faziosa e superficiale)
Ma veniamo al Tonex One. Se non si ha necessità di cambiare nel pedale molti preset durante la performance magari anche via MIDI è perfetto per stare in una pedaliera anche piccola, e usarne due in parallelo è senz’altro molto pratico, io stavo pensando di prendere un secondo Tonex, ma con l’uscita del Tonex One direi che sarebbe molto meglio da affiancare al mio, sia per profili di ampli da usare in parallelo che per profili di pedali da mettere in serie. Ecco, non ho ancora profilato pedali di gain, il Tonex One potrebbe darmi lo stimolo per profilare i miei overdrives preferiti e iniziare a sperimentare con qualche profilo commerciale.
Cosa proprio non mi piace?
la gestione del pedale attraverso il software, vorrei un modo per caricare le IR e gestire quelle che sono nel pedale, vorrei anche la possibilità di gestire manualmente la memoria del pedale e decidere io cosa ci sia dentro. Al momento si possono solo trasferire i preset e per caricare una IR bisogna fare un preset che la utilizzi, a quel punto poi rimane dentro al pedale indefinitivamente, perchè se cancello il preset la IR rimane.
Il software ha ampi spazi di miglioramento, l’interfaccia è poco intuitiva e le cose non migliorano più di tanto con gli aggiornamenti che spesso lasciano gli utenti spaesati cambiando la posizione di alcune funzioni rispetto alla versione precedente
Il fatto che adesso sia acquistabile a 100 euro in meno di quando è uscito sicuramente farà piacere ai nuovi acquirenti, a chi lo ha comprato alla sua uscita volendo anche supportare un’azienda italiana magari un po’ meno, ma ok ci può stare.
Concludendo
Quindi dopo un anno di utilizzo mi ritengo globalmente soddisfatto, e molto probabilmente prenderò anche il Tonex One. Mi ha rivoluzionato la strumentazione? O per dirla come gli youtuber, è un game changer? per me no, al suo posto posso usare i miei ampli con attenuatore ed IR (al momento ancora la mia soluzione preferita) o un modeler, anche il semplice boss IR-2 o le simulazioni del GT-1000Core, e riuscire ad ottenere il mio suono. Quindi se non ci fosse non mi cambierebbe molto, però c’è e mi consente di fare anche altre cose molto interessanti.
Per esempio ho profilato alcuni modelli del gt-1000Core e adesso li posso usare nel plugin, anche il modello Clean del Boss IR-2, che adoro, adesso posso usarlo in Tonex Software, questo non è una possibilità da poco, quindi qualsiasi modeler, digitale o no può essere profilato e portato nel plugin o sul pedale. Ho trovato anche un modo pratico per profilare i plugin e quindi “portarli” dal mondo software all’hardware sul pedale, adesso i miei ampli Nembrini possono essere usati nella mia pedaliera. Ho anche profilato i cari vecchi Blonde e British Tech21 e nel dominio digitale cambiare la “cassa” a questi pedali che nel dominio analogico hanno solo la loro simulazione diventa veramente interessante. Anche il piccolo Pignose può essere profilato dalla sua uscita preampout e usato come “overdrive/fuzz” oppure fatto suonare con una IR di una 4×12 al posto del suo altoparlantino.
Insomma Tonex è uno strumento che apre possibilità a molte sperimentazioni e mi auguro che prima o poi si vada anche oltre alla profilazione di amplificatori valvolari per ottenere suoni tradizionali ma potendo profilare qualsiasi cosa si arrivi anche a creare nuovi suoni aprendo nuove strade per timbriche innovative.
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