5 Canzoni pubblicate come singoli dal 2020 al 2024 e che prendono finalmente “Forma” raccolte in un EP pubblicato il 19 Maggio 2024, giorno del suo quarantottesimo compleanno. Il “progetto voce” di Luca Francioso parte pero’ da lontano, da prima che la passione per il fingerstyle lo portasse verso la musica strumentale. Luca inizia a suonare la batteria, ma poi sceglie la chitarra come suo strumento, il desiderio e’ di fare il cantautore, siamo nei primi anni 90, ha 15 anni e la scrittura di canzoni fa parte della ricerca di una nuova identità nella Padova in cui si è da poco trasferito con la famiglia. Le canzoni finiscono su un demotape fino al 2015 quando Luca decide di dare voce alla sua musica. In ogni suo album strumentale ha incluso una canzone cantata, ma fino al 2020 sempre cantate da qualcun altro, e tutta la produzione strumentale di Luca ha un profondo legame con la forma canzone, dalla struttura alla melodia che da qualche anno spesso doppia con la voce quando suona dal vivo. Brani strumentali dove la voce è quella della chitarra e poesie che riprendono metriche di melodie che suonano nella loro declamazione parole e musica si sono sempre intrecciate nella produzione artistica di Luca pero’ queste canzoni lo raccontano e rappresentano in tutta la sua Forma.
Questo ultimo lavoro di Luca Francioso ha radici molto profonde nel suo percorso artistico e ha richiesto una lunga preparazione, 5 anni di lavoro sulla voce proprio perché la forma definisce i limiti entro i quali trovare il proprio spazio. Tra le numerose collaborazioni artistiche della sua carriera trova il supporto di amici che lo guidano nell’esplorazione di questi limiti. L’amica Claudia Ferronato,Cantante e vocal coach, lo ha guidato in questo percorso di sviluppo della vocalità, Luca non si ritiene un cantante ma è arrivato a poter cantare le sue canzoni sentendosi a suo agio potendosele godere anche nelle esibizioni dal vivo dove hanno assunto un particolare significato narrativo ed espressivo.
Tutti gli strumenti sono stati registrati in acustico da Luca, in particolare il cajon ha avuto un ruolo molto importante anche a livello compositivo, e anche in questo caso e’ stato l’amico Leonardo Di Angilla, percussionista, ad introdurlo agli elementi avanzati di questa percussione. Libero dai vincoli legati a dover lavorare con una formazione di musicisti, si e’ potuto esprimere in tutti gli aspetti di questa produzione musicale, composizione, arrangiamento e registrazione.
In particolare tutti gli strumenti sono stati suonati da Luca, ripresi con due microfoni stereo sempre posizionati nello stesso modo, come fossero le orecchie di un ascoltatore presente nello studio, e anche il mix e il mastering sono stati realizzati con lo specifico intento di dare all’ascoltatore un punto di ascolto quanto più naturale possibile.
“Me Stesso” e’ il primo brano uscito nel 2020, e in questo titolo esprime anche quello che possiamo trovare in questi 5 Brani, Lui Stesso, c’è solo lui, la sua musica, le sue parole, la sua voce, riprodotta come se lui stesso fosse proprio li accanto all’ascoltatore, senza filtri, senza artefatti, nel modo più naturale possibile. La musica di questo brano come anche “Frontiera” arriva da quei famosi demotape, i testi sono stati riscritti per esprimere quello che Luca e’ adesso.
I testi sono tutti introspettivi, riflessivi, personali, raccontano pensieri, stati d’animo, idee e desideri. Ogni canzone e’ una dichiarazione di identità, chi sono, cosa faccio, cosa dico o penso, e tutto questo afferma un’identità ma tutto questo non riguarda solo Luca, da questo punto di partenza ognuno può ritrovarsi, queste canzoni sono specchi in cui ci si può riflettere, parole che fanno riflettere e punti di vista che possono essere accolti per cambiare i propri. Per Luca siamo tutti specchi che riflettono la realtà, specchi che con gli anni diventano imperfetti, crepati, distorti, e quindi la realtà che ognuno di noi rifletta e diversa e proprio guardando la realtà che gli altri riflettono possiamo conoscerla meglio. L’imperfezione e’ connaturata nelle cose e proprio nelle cose possiamo osservare l’incarnazione imperfetta delle idee.
Con questo EP l’autore dice che si conclude il “progetto voce”, io più lo ascolto e più vorrei che continuasse perché in queste canzoni ho trovato una dimensione nuova dell’espressione artistica di Luca Francioso, mi piacerebbe veramente ascoltarne altre, non sono canzoni da ascoltare distrattamente, vanno accolte con calma e rispetto, vanno portate dentro di se, e forse specchiandocisi si può ritrovare se stessi.
ME STESSO
Non affido mai felicità e gratificazione all’instabile meteorologia del consenso, poiché
non si è mai abbastanza lucidi di fronte alle mareggiate emotive dei commenti
IL RIFUGIO
Pensieri sparsi su quanto sia opportuno disconnettersi regolarmente dal caos
vorticoso del mondo per rifiatare e riscoprire ogni volta la propria unicità, ognuno a
suo modo.
FRONTIERA
Questa canzone nasce dalla riflessione sul mio approccio a qualsiasi scelta, su
come a ogni bivio io ne affronti le alternative diviso tra ragione e passione, e dalla
conseguente consapevolezza di come, tra testa e cuore, a vincere sia perlopiù la
pancia.
DIVENTARE
I nostri limiti non sono l’impedimento ultimo e invalicabile che ci separa dalla persona
migliore che potremmo essere, ma il punto di partenza da cui iniziare a cercarla.
FORMA
L’errore non è un imprevisto, ma una naturale possibilità dell’agire: accettarne
l’eventualità è il primo requisito di qualsiasi svolgimento; saperlo accogliere, qualora
si verificasse, è il primo passo per l’apprendimento; farsene carico, infine, è il primo
gradino per il riscatto.
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