Ho avuto con il GT-100 un rapporto conflittuale di amore e odio, l’ho comprato usato e poi l’ho rivenduto, dopo il rilascio dell’aggiornamento 2.0 l’ho ricomprato nuovo ma dopo un annetto l’ho rivenduto e alla fine posso dirlo di averlo ricomprato, ma questa volta nella sua nuova forma di Boss GT-1 che ha tutto quello che amavo del GT-100 ma non ha piu’ quello che odiavo e quindi posso finalmente dire di aver trovato la soluzione perfetta!! Ho posseduto in questi anni oltre al Gt-100 anche l’ ME-70 e l’ME-80 e posso con certezza dire che il GT-1 combina tutto quello che di buono ho sempre trovato in questi...
Author - Matteo Paiato
di Alessandro Alviti
Siamo negli anni ’90. I Maiden, orfani del dimissionario Adrian Smith, perdono una delle loro menti creative per eccellenza. La sostituzione con Janick Gers, già solista negli album solisti di Dickinson, crea scompiglio nei fan per il modo molto sporco di suonare e per una tecnica decisamente scarsa, che mal si confaceva con le trovate melodiche ed epiche del predecessore i quale aveva tracciato proprio negli ultimi due album la nuova strada da percorrere. Il risultato sono due dischi contrapposti. Gli ultimi due del frontman, che lascerà la band dopo i fasti dei tour del ’93.
Questo articolo è stato scritto da Daniela Di Pietro – hifiprestige.it – e vuole essere uno spunto di discussione e dibattito su come noi musicisti ci accostiamo all’ascolto della musica. Lasciate pure i vostri commenti e dite la vostra. Prima di essere dei musicisti, non possiamo che essere ascoltatori di buona musica. La musica accompagna da sempre la nostra vita, ci rilassa, ci da la carica, ci consola, ci rende felici, ci fa ricordare e molto altro. A prescindere che tu sia un esperto musicista o solo alle prime armi, sono convinto che la musica sia per te un elemento di cui non puoi fare a...
di Alessandro Alviti
Mi accingo a recensire i miei due album preferiti dei Maiden, quindi ammetto che sarò un po’ di parte… 😉 Siamo nella seconda metà degli anni ’80 e i Maiden, all’apice del successo, sfornano due album in due anni che saranno copiati e riletti negli anni a venire da moltissimi combo ispirati al metal, al prog-metal e al power. L’introduzione delle tastiere, inoltre, inserisce nelle loro opere quello sfondo semi gotico che fa da perfetto sfondo a storie sempre più impregnate su eroiche gesta del passato od a leggende intrise di sangue e horror.
di Alesandro Alviti Gli Iron Maiden sono nel loro periodo d’oro. I successi mondiali precedenti lanciano la band nell’olimpo e, in pieni anni ottanta, vengono considerati come la miglior heavy metal band in circolazione. La nuova line-up, destinata a perdurare negli anni a seguire e a tirar fuori brani che diverranno il pane di tutti i neofiti del metallo fino agli anni 90, segue la linea dura e più complessa nata con il precursore Piece of Mind, con testi più altisonanti e strutture sempre più complesse e vicine al prog. Suite epiche e lunghe a corollario di singoli che continuano a scalare le...
di Alessandro Alviti
Nel 1981, alla fine del Killers World Tour, gli attriti con Paul Di Anno portarono la band a cercare un nuovo frontman, trovando in Bruce Dickinson il sostituto. Per molti fu come un colpo al cuore. Ma è innegabile che la mostruosa estensione vocale del nuovo vocalist, unita alla presenza impetuosa e teatrale nei Live, trasforma e cementa la formazione dopo i momenti negativi con Paul, tanto che Dickinson esordisce addirittura nelle ultime date del tour per poi incidere le sue astrofisiche urla nel terzo album della band.
In occasione della pubblicazione dell’ultimo album degli Iron Maiden, The Book of Souls, mi sono ricordato di una serie di Articoli che furono pubblicati inizialmente sul sito Laster.it alcuni anni fa sulla discografia di questa mitica Band, erano scritti magistralmente da Alessando Alviti e costituivano una bellissima guida non solo per i neofiti ma anche per i veterani ascoltatori della vergine d’acciaio. Ho quindi contattato Alessandro che mi ha autorizzato a ripubblicare questa bellissima serie, sono 8 articoli che verranno pubblicati con cadenza settimanale ogni venerdì. Buona lettura a tutti...
Sono sempre stato un forte sostenitore delle DAW, in particolare di Garageband, quando ho iniziato a registrare nel 2006 mi e’ sembrata la scelta piu’ naturale, scheda audio, mac e garageband. Registratori digitali multitraccia mi sembravano il retaggio lontano di un epoca in cui i chitarristi ambivano ad un 4 piste su cassetta, pur essendo stato sostituito il nastro con supporti di memoria mi sembrava tutto tremendamente old style. Ho usato per anni Garageband con gran soddisfazione, talmente facile da usare che poi provare altre DAW e’ sempre stato problematico. Con il tempo ho iniziato ad usare plugin per...
Dopo averlo conosciuto al Music China del 2014 mi era venuta una gran curiosita’ di provare uno dei preamp valvolari prodotti dalla sua azienda, cosi’ qualche mese fa ho acqquistato un HI TUBE preamp di Baroni Lab. Sono sempre attratto dall’idea di poter aver un suono convincente in un rig ultraportatile, come chi legge questo blog sa bene la cosa piu’ soddisfacente che ho trovato fin’ora sono i prodotti Tech21 che con soluzioni analogiche sono a mio avviso nettamente superiori a qualsiasi cosa digitale io abbia fino al momento provato. I preamp di Baroni-Lab non simulano o emulano proprio niente, sono gli stadi...
Come oramai tradizione ecco il mio consueto report sul Music China di Shanghai, fiera che pur essendo oramai di pari dignita’ a NAMM e MusikMesse (che ne sono coorganizzatori) riceve purtroppo ancora inadeguata copertura mediatica da parte della stampa internazionale del settore. Quest’anno non voglio come al solito sottolineare quanto la Cina sia sempre piu’ un’opportunita’ di mercato rispetto a quando tempo fa era solo una’opportunita’ di sourcing a basso costo, oramai l’ho detto diverse volte e non voglio piu’ ripetere il mio appello ai pochi produttori italiani rimasti, qui c’e’ spazio per i vostri prodotti...